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La cosa migliore sarebbe prevedere la ristrutturazione energetica contestualmente a quella generale ma, molti interventi si possono fare anche al di fuori di questo contesto. Occorre tenere presente che alcuni interventi nei condomini devono essere decisi in assemblea:

  1. installazione impianto fotovoltaico: gode della detrazione del 50%, risulta essere ancor più conveniente aumentando l’autoconsumo e abbinandolo o ad una pompa di calore o un sistema d’accumulo. Godono delle detrazioni anche le colonnine di ricarica per auto e scooter elettrici (novità 2019);
  2. riscaldamento a pavimento: un’ottima soluzione poiché permette sia di scaldare che raffrescare, ma cosa molto importante l’impianto lavora a basse temperature 30°C contro i 60°/70° dei sistemi tradizionali. La detrazione fiscale arriva fino al 65%;
  3. pompa di calore: sia per la produzione di acqua calda che per il riscaldamento/raffrescamento. Ideale con il riscaldamento a pavimento permette di fare realizzare risparmi dal 30% al 60% nel caso di abbinamento al fotovoltaico. La detrazione fiscale arriva fino al 65%;
  4. VMC (ventilazione meccanica controllata): cambiare l’aria dell’immobile aprendo le finestre è un suicidio energetico. Un dispositivo di ventilazione con recupero di calore permette di controllare la salubrità dell’aria evitando l’accumulo di umidità e formazione di muffe, senza aprire voragini energetiche nella propria casa;
  5. illuminazione a LED: oltre all’efficienza luminosa e alla durata ben oltre i 12 anni, i LED consumano l’80% di elettricità in meno.

Utilizzando anche solo una parte degli interventi descritti non è per niente difficile arrivare a risparmi del 60%, il che significa che da un consumo annuo di 2.000 euro è possibile passare a 800 euro, senza contare poi la rivalutazione dell’immobile in caso di vendita che può arrivare, a seconda degli interventi, al 20% in più.

Gianluca Gargiulo

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