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Per la maggior parte dei proprietari di veicoli elettrici la casa è il punto di ricarica principale.

Per la maggior parte dei proprietari di veicoli elettrici la casa è il punto di ricarica principale. Lasciando i veicoli in sosta nel box o nel posto auto per diverse ore è possibile ricaricare la batteria anche se lentamente. In questo caso è sufficiente una potenza (kW) ridotta per poter avere ogni mattina la batteria completamente carica.

Importante poi, contrariamente a quanto molti pensano, non bisogna far scaricare la batteria per poi ricaricarla completamente. Le batterie litio impiegate sui veicoli beneficiano maggiormente di piccole ricariche parziali, per cui chi ha un’auto elettrica deve abituarsi a metterla sempre in carica ogni volta che parcheggia nel proprio box o posto auto.

È possibile ricaricare l’auto elettrica collegandola al contatore esistente, così come si fa per tutte le altre utenze elettriche in casa. Non è necessaria alcuna autorizzazione o permesso per ricaricare i mezzi elettrici da casa. Se la potenza del contatore è limitata (3 kW), si possono utilizzare stazioni di ricarica con la corrente regolabile, oppure ricaricare durante la notte (momento in cui normalmente le altre utenze non stanno funzionando).

Con la nuova tariffa elettrica attiva, dal 2018 è una richiesta di aumento di potenza al contatore anche di solo mezzo kw. Anche se molte persone in Italia ricaricano tutti i giorni con un 3 kW.

Ma quali sono i tempi di ricarica?

La velocità di ricarica dipende da due fattori principali: la potenza (kW) con cui si ricarica e la potenza massima accettata dal caricabatteria interno al veicolo. Se i due valori sono diversi, comanda sempre il più basso dei due.

Ad esempio:

  • stazione di ricarica da 7,4 kW e veicolo elettrico con caricabatteria interno da massimo 3,7 kW: la ricarica avverrà a 3,7 kW;
  • stazione di ricarica da 3,7 kW e veicolo elettrico con caricabatteria interno da massimo 7,4 kW: la ricarica avverrà a 3,7 kW.

Una ricarica completa a 3,7 kW richiede circa 5/6 ore di tempo. Una ricarica completa a 7,4 kW richiede circa 2/3 ore di tempo. E così via. Difficilmente si fa una ricarica completa. Di solito infatti si fanno “rabbocchi” quidi avrete l’auto in carica per 2 o 3 ore al giorno (a seconda dei km fatti durante la giornata). Il consumo di una ricarica completa dipende dal veicolo e da “quanto grande” è la sua batteria.

Veicoli con capacità di batteria maggiore hanno più chilometri di autonomia e richiedono ovviamente più energia per una ricarica completa. Mediamente le auto elettriche in commercio hanno pacchi batteria compresi tra 16 kWh e 24 kWh, con autonomie reali che vanno da 110 a 160 km con “un pieno”.

Ad esempio un veicolo elettrico con 16 kWh di batteria e 110 km di autonomia: per una ricarica completa, impiegherà 4 ore e mezza per la ricarica completa a 3,7 kW e avrà consumato 16 kWh, circa 4,50 €. Per capire i consumi è il rapporto km/kWh: è l’equivalente del rapporto km/l e indica il consumo del mio veicolo elettrico.

Normalmente i consumi dei veicoli in commercio sono compresi tra 6 e 8 km/kWh.

Chi ha un impianto fotovoltaico è ancora più fortunato perchè può beneficiare della sua energia per ricaricare l’auto. Le normali prese di corrente non sono progettate e costruite per resistere senza danneggiarsi a potenze elevate per molte ore continuative. Bisogna quindi adottare tutti gli accorgimenti per poter disporre di un punto di ricarica sicuro nella propria abitazione. Per questo motivo consigliamo l’installazione di una presa CEE industriale, molto più robusta e sicura di una normale Schuko.

Gianluca Gargiulo

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