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La tecnologa ha fatto passi da gigante, ora i pannelli di ultima generazione rendono il 30% occupando anche meno spazio, in più offrendo rendimento per almeno 35 anni.

Partiamo dal lato ambientalistico: chi installa un piccolo impianto fotovoltaico, diciamo 2.5 kw, riduce le emissioni prodotte di CO2 di circa 1.300 kg all’anno. Ed ora vediamo la parte economica: c’è stata la proroga della detrazione fiscale del 50% fino al 31 dicembre 2018 (poi passerà al 36%); abbiamo lo scambio sul posto che permette al nostro piccolo impianto domestico di produrre un guadagno cumulato netto tra i 22 e i 32mila €, ripagandosi da solo in circa 5 anni.

La tecnologa ha fatto passi da gigante, ora i pannelli di ultima generazione rendono il 30% occupando anche meno spazio, in più offrendo rendimento per almeno 35 anni. Sempre più indiscindibile l’uso di dispositivi solaredge che permettono performance costanti nella produzione. Cosa non trascurabile i pannelli, in questo inizio 2018, stanno mantenendo costi bassi nonostante stia aumentando la richiesta.

Parlando poi di inverter, cuore pulsante dell’impianto, sono più performanti e più piccoli.

A questo punto per ottimizzare l’autoconsumo si può limitare l’uso del gas aggiungendo una pompa di calore, per riscaldare e raffrescare la casa e per produrre acqua calda, abbattendo ancor di più le bollette.

Qual è il modo migliore perché l’investimento si ammortizzi prima?

Il segreto per un buon investimento è sicuramente il corretto dimensionamento. In passato si installavano impianti domestici sovramensionati (anche per sfruttare gli incentivi del conto energia che oramai non ci sono più). Ora si fa un’analisi dei consumi reali per dimensionare l’impianto, per una faglia può bastare anche piccolo impianto da un 2,5kw.

Vantaggi? Minor costo dell’impianto e l’investimento che si ripaga prima.

Ultimo consiglio, non usate come unico metro di paragone per decidere solamente il costo dell’impianto. Verificate bene la qualità del materiale che vi viene proposta, la sua resa, la durata nel tempo, la serietà e la competenza dell’azienda nel settore e, infine, la sua logistica per eventuali interventi di manutenzione futuri.

Risparmiare oggi 1.000 € per un impianto, dalla durata minima di 30 anni, vi può portare a perdite dai 3.000 € ai 5.000 € domani.

Gianluca Gargiulo

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