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Aumentano i consumi energetici prodotti dalle rinnovabili e le bollette sono più “leggere”

I consumi energetici italiani sono coperti sempre più dalle rinnovabili, consentendo nel 2018 di arrivare a risparmiare 45 milioni di tonnellate di anidride carbonica e quasi 117 milioni di barili equivalenti di petrolio e attivare investimenti nel settore green per circa 2,6 miliardi di euro.

L’allarme mondiale lanciato dalle più grandi istituzioni e dai ricercatori per quanto riguarda l’inquinamento ambientale, non è infondato. A causare l’inquinamento sono numerosi fattori che comprendono i gas di scarico dei veicoli in transito, le emissioni generate dalle industrie, ma anche gli enormi quantitativi di plastica presenti in mare e in terra.

Per contrastare l’inquinamento è necessario introdurre soluzioni più green che rispettino l’ambiente e l’utilizzo di fonti rinnovabili (solare ed eolico) rappresenta in questo senso, l’alternativa alle classiche fonti non rinnovabili, che invece generano inquinamento.

Non solo pannelli solari di ultima generazione: in questi ultimi mesi il focus è ricaduto sull’energia eolica, al punto che stanno nascendo nuovi parchi eolici (anche in Italia). E che l’uso delle rinnovabili stia prendendo piede in ambito energetico, è anche confermato dal rapporto pubblicato dal GSE (Gestore Servizi Energetici) sull’attività energetica relativa all’anno 2018. Lo scorso anno, i 54,4 gigawatt (1 GW in più rispetto al 2017) di potenza installata, per oltre 800mila impianti, hanno generato 114,7 terawattora di energia elettrica, incrementando così la produzione da fonti rinnovabili in Italia di 11 TWh rispetto al 2017, principalmente grazie all’idroelettrico.

I risultati ottenuti hanno mostrato che per il quinto anno consecutivo, è stata superata la soglia del 17% di consumi coperti dalle rinnovabili e che l’Unione Europea aveva fissato per l’anno 2020. Stando ai dati raccolti dal GSE infatti, nel 2018 ogni 10 kWh prodotti in Italia, ben più di 3 sono green. Nello specifico, è stato raggiunto il 18,1% del fabbisogno energetico totale dalle rinnovabili, ma anche il 34,4% di consumi di energia elettrica sempre da rinnovabili con anche più di un gigawatt di potenza in più.

E nelle bollette è sceso il peso degli incentivi destinati alle rinnovabili che l’anno scorso è stato di 11,6 miliardi di euro e che la voce A3 della bolletta (ora Asos) è più bassa di quasi un miliardo di euro se confrontato ai 12,5 miliardi di euro del 2017.

Il GSE si è anche occupato del ritiro e dell’incentivazione dell’energia elettrica per un costo complessivo di 13,4 miliardi di euro. Senza contare che con il ritiro e poi con il collocamento di 30,6 TWh sul mercato elettrico, il GSE ha registrato un ricavo nel 2018 di circa 100 milioni di euro in più rispetto al 2017.

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