Le cooperative agricole e di pesca in Liguria stanno dimostrando una straordinaria capacità di adattamento e resilienza, nonostante le sfide poste da un mercato sempre più complesso e volatile. Con oltre 4800 soci, 500 addetti e un fatturato che sfiora i 52 milioni di euro, queste realtà rappresentano un pilastro fondamentale dell’economia regionale.
«L’agricoltura ligure è un’eccellenza riconosciuta a livello nazionale, grazie a produzioni di qualità e a una forte vocazione alla multifunzionalità», sottolinea Lara Servetti, responsabile regionale di Legacoop Liguria Agroalimentare e Pesca. Tuttavia, l’aumento dei costi di produzione e le incertezze legate ai mercati internazionali mettono a dura prova il settore.
La pesca, dal canto suo, affronta sfide ancora più complesse. La riduzione della flotta, la diminuzione dei giorni di pesca e la concorrenza dei prodotti importati mettono a rischio la sopravvivenza di molte imprese. «Il sistema delle quote e alcune politiche comunitarie hanno aggravato la situazione, penalizzando la pesca artigianale e tradizionale», spiega Servetti.
Nonostante le difficoltà, le cooperative liguri stanno dimostrando una grande capacità di reazione. «Le cooperative sono nate storicamente in questi settori e oggi confermano la loro capacità di saper fare questi mestieri, in modo antico e nel contempo innovativo», afferma Mattia Rossi, presidente di Legacoop Liguria.
Un futuro sostenibile
Il futuro dell’agricoltura e della pesca in Liguria passa attraverso una maggiore collaborazione tra le imprese, le istituzioni e i cittadini. «È fondamentale una programmazione strategica che coinvolga tutti i soggetti interessati, per disegnare insieme i progetti di sviluppo del territorio», conclude Rossi.
Le cooperative liguri rappresentano un modello di sviluppo sostenibile, in grado di valorizzare le risorse locali, tutelare l’ambiente e creare occupazione.
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