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La riforma delle tariffe elettriche, iniziata nel 2016 concluderà il suo iter il 1 gennaio 2019 quando entreranno in vigore le nuove tariffe progressive.

La riforma delle tariffe elettriche, iniziata nel 2016 concluderà il suo iter il 1 gennaio 2019 quando entreranno in vigore le nuove tariffe progressive. Questo significa aumenti fino al 46% per chi ha consumi bassi (ovvero la maggior parte delle famiglie italiane). Fino ad oggi chi consumava di più pagava di più ma dal 2019 le tariffe non saranno più progressive, questo per favorire il consumo di energia elettrica.

Siamo chiari, chi consumerà di più risparmierà, chi consuma poco si troverà aumenti fino al 46% in più sulla bolletta. Un paio di esempi indicativi, poiché si parla di una norma che andrà a regime tra un anno:

  • chi oggi ha un consumo medio annuo di 600,00 € nel 2019 potrà arrivare a pagare fino a 876,00 €
  • chi oggi ha un consumo medio annuo di 1.350,00 € invece nel 2019 pagherà solo 1.073,00 €

L’intenzione del legislatore è chiaramente fare spostare i consumi dal gas alla corrente elettrica meglio se prodotta da fonti rinnovabili.

Quindi cosa possiamo fare per correre ai ripari?

Abbiamo davanti due soluzioni percorribili: un efficientamento energetico per abbattere al minimo i consumi e dove è possibile, oppure prodursi la corrente elettrica sfruttandola con l’autoconsumo.

Gianluca Gargiulo

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