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Crisi ininterrotta per lavoratori stagionali del terziario di mercato.

Segnali non univoci dal mercato del lavoro che testimoniano la complessità del quadro economico congiunturale. L’apprezzabile recupero dell’occupazione a novembre si è associato, infatti, a un ampliamento dell’area dell’inattività. Ciò obbliga a interpretare con molta cautela il calo della disoccupazione (-168mila unità su ottobre) anche perché gran parte dei nuovi inattivi si collocano nella fascia 25-34 anni, la più sensibile a fenomeni di scoraggiamento. Così l’Ufficio Studi di Confcommercio commenta i dati sugli occupati e i disoccupati a novembre diffusi oggi dall’Istat.

«La crescita dell’occupazione di novembre – prosegue Confcommercio – ha solo attenuato il vuoto che si è determinato nei mesi di fermo dell’attività e ha, comunque, lasciato fuori soprattutto i lavoratori a termine, segmento nel quale rientrano molti stagionali del commercio, del turismo e dei servizi per il tempo libero, settori per i quali non si intravede ancora la fine della crisi. Crisi che rischia di trasferirsi drammaticamente sul mercato del lavoro nei prossimi mesi».

c.s.

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