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Albenga. Inaugurato sul Viale Martiri ad Albenga il “percorso Donne Coraggiose” voluto e ideato dallo Zonta Club Alassio-Albenga. Tutte le panchine poste sul lato a monte ora portano una targa che ricorda una donna che è stata importante nella storia sociale o per l’evoluzione e la parità femminile. I nomi prescelti sono il risultato della sintesi fatta dallo Zonta a seguito dell’iniziale lavoro didattico commissionato ai ragazzi della seconda linguistico del Liceo G. Bruno, ottimamente coordinati dal professor Jacopo Marchisio. L’iniziativa ha avuto il patrocinio e il sostegno entusiasta dell’Amministrazione comunale. Due totem, uno all’inizio e l’altro quasi al termine, riassumono il senso dell’iniziativa, così presentata anche dal Sindaco Cangiano: «C’è ancora molto da fare per la parità dei generi ma questi nomi, e tanti altri che non hanno trovato spazio in questa occasione, testimoniano che il benessere delle donne diventa un miglioramento anche del resto della società. Ci vorrebbero tante altre panchine per ricordare tutte le donne che anche nel quotidiano sono coraggiose; mi riferisco ad esempio alla Resistenza ma anche a chi appartiene alla nostra famiglia o è stata nostra insegnante».

L’evento è stato accompagnato, passeggiando su e giù, dagli intermezzi musicali della brillante Jazz Ambassadors Dixieland Band che ha suscitato iniziale curiosità e in seguito ottimo gradimento.

La Presidente Sandra Berriolo: «Siamo orgogliose del risultato ma soprattutto di questa collaborazione coi ragazzi perché ci hanno dato spunti di riflessione scegliendo nomi a cui noi non avremmo pensato, come ad esempio Coco Chanel. Abbiamo apprezzato la loro conoscenza di madri costituenti e parlamentari impegnate per i diritti delle donne ma anche di scienziate e pioniere in ambienti tipicamente maschili fino a pochi anni fa. Essere “coraggiose” significa cercare di superare i propri limiti ma anche lottare contro le disparità oppure prendersi responsabilità in ambiti preclusi alle donne in epoche precedenti: pensiamo alle prime laureate in Medicina o Legge così come a chi ha denunciato uno stupro. Una donna coraggiosa può essere di esempio e sprone per altre che magari hanno un talento da utilizzare ma non ne hanno il coraggio o l’opportunità: penso ad esempio alle Nazioni in cui alle bambine è preclusa la scuola. Ringraziamo davvero gli Amministratori per aver concesso le panchine in un luogo frequentatissimo e di grande visibilità».

Berriolo conclude: «Ho voluto terminare il mio mandato di questo biennio in allegria e alla presenza di amici di altre associazioni che ci hanno comunque sempre sostenuto moralmente nelle nostre iniziative. Erano infatti presenti il Presidente della Croce Bianca, Presidente e soci della Veggia Arbenga, il Presidente dell’Unitre, alcuni rappresentanti del Rione Sant’Eulalia del Palio Storico, una rappresentante della FIDAPA, una rappresentanza femminile degli Scout, una rappresentanza dell’ANT, oltre naturalmente al prof Marchisio per il Liceo G. Bruno».

Lo Zonta invita tutti ad andare a scoprire di persona le donne prescelte.

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