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Una storia vera da libro Cuore.

In un periodo nel quale dal mondo della scuola arrivano notizie terribili sul frantumarsi del rapporto tra insegnanti, studenti e genitori la notizia che segue è un sollievo per il cuore. Anzi, è una storia da libro Cuore che si concretizzerà tra una settimana. Per quel senso della privacy alla quale siamo tenuti diciamo soltanto che la maestra si chiama Bianca, è di Alassio e che tra una settimana soffierà sulla torta novanta candeline.

La maestra, in tanti anni, è sempre rimasta in contatto con i suoi adorati alunni che, in compenso, non si sono dimenticati dell’imminente ricorrenza. E così, per la festa dei novant’anni, si sono dati appuntamento, in un noto locale alassino, generazioni di studenti poi cresciuti, diventati uomini, poi padri e qualcuno anche nonno. Ma tutti legati a quegli anni della scuola, di quella che era davvero la Buona Scuola, dove si poteva dare qualche “penso” (così venivano definiti i castighi) a seguito di qualche marachella, certo molto innocente rispetto a quelle di oggi.

E tutti adesso, con un regalo speciale, a ringraziare la loro maestra, quella che gli ha insegnato l’arte del leggere e dello scrivere, ha dato loro i primi consigli avendo poi il privilegio, una volta chiusa la porta della scuola e aperta quella del mondo, di non perderli mai di vista, quasi volendoli tenere per mano, ancora una volta, come quando a scuola si faceva il girotondo.

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