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La seconda stella si è invece accesa a Cavi di Lavagna.

Alassio. Nell’anno più difficile e penalizzante per tutto il settore della ristorazione Alassio si è svegliata oggi con la più gradita delle notizie.

La Guida Michelin 2021 ha premiato finalmente con una stella Giorgio Servetto, chef del Nove di Alassio, il ristorante che la famiglia Ricci (è diretto da Francesca, la figlia di Antonio e Silvia) ha voluto all’interno di Villa Pergola, cuore degli splendidi giardini conosciuti in tutto il mondo.

«Quando abbiamo ricevuto la notizia ho subito pensato alla nostra meravigliosa squadra. Dai ragazzi di sala a quelli di cucina (tutti under 30), passando per la reception: siamo una grande famiglia sotto la guida fondamentale della nostra General Manager Nadia Finelli. Un pensiero particolare va ai nostri produttori, con cui abbiamo un rapporto viscerale. Vogliamo essere portavoce e custodi del nostro territorio, delle nostre tradizioni e dei nostri prodotti. Un traguardo emozionante ed importante non solo per noi ma anche per la nostra Alassio e la nostra meravigliosa regione», dice Francesca Ricci, Restaurant Manager del Nove.

La seconda stella si è invece accesa a Cavi di Lavagna, all’Impronta d’acqua di chef Ivan Magnago. Liguria sugli scudi anche per il Premio Sommelier, andato a Matteo Circella, patron con il fratello chef della Brinca di Nè, pluripremiata osteria di specialità liguri. Salgono dunque a tre, con l’entrata del Nove, i ristoranti stellati in provincia di Savona: l’ormai storico Claudio a Bergeggi (trent’anni di Stella Michelin, in cucina il timone sta passando, con lo stesso successo, dal patron Claudio Pasquarelli alla giovanissima e talentuosa figlia Lara, che sta cambiando senza stravolgere la cucina del padre) e Il Vescovado a Noli con Giuseppe “Giuse” Ricchebuono saldamente al timone. A Genova una sola stella, quella di The Cook con al timone Ivano Ricchebono (che da un paio di anni firma anche il menù del Diana Grand Hotel ad Alassio), mentre in provincia di Genova si accende la stella di Impronta d’acqua. A Imperia continuano a brillare le stelle di Andrea Sarri a Porto Maurizio e quella (ormai da più di trent’anni) di Paolo e Barbara a Sanremo. La provincia di La Spezia perde invece la stella della Locanda dell’Angelo di Ameglia, locale ideato e fondato dal mitico Angelo Paracucchi, uno dei primi cuochi televisivi grazie a Luigi Veronelli, che pochi mesi or sono ha perso il suo chef stellato, Mauro Ricciardi, che ha lasciato Ameglia per nuove avventure professionali.

Entrare nella ristretta elite dei ristoranti stellati è sempre una grande emozione, e la commozione non ha risparmiato Giorgio Servetto, da anni tra i “papabili” stellati: «Un’emozione indescrivibile. Ero a Palo a preparare i nostri salumi per la nuova stagione quando ho ricevuto la bellissima notizia. Abbiamo lavorato con costanza e determinazione fin dal primo giorno della nostra apertura nel 2016. Il nostro obiettivo è sempre stato quello di dare una forte immagine della cucina ligure e di creare una squadra coesa che si facesse portavoce delle tradizioni della nostra regione. Siamo fieri che il nostro menù presenti nella sua quasi totalità, se non per pochi ingredienti ‘foresti’, esclusivamente prodotti liguri. Lavoro in cucina da quando ho tredici anni; aver raggiunto un riconoscimento così importante è una gioia, che condivido con tutti i miei collaboratori. Credo fortemente che la cucina ligure sia contemporaneità: la nostra carta è un manifesto alla “liguritudine”, il nostro menu degustazione d’apertura lo abbiamo chiamato Orgoglio Ligure, proprio in celebrazione dei prodotti della nostra terra, delle tradizioni e dei nostri produttori», commenta lo chef.

«È un risultato conquistato sul campo – aggiungono dall’Amministrazione Melgrati Ter – frutto di anni di lavoro, ricerca e sapiente pianificazione. Alla famiglia Ricci, in particolare a Silvia e Francesca, e naturalmente a Giorgio Servetto giunga il nostro più sentito plauso per il raggiungimento di un prestigioso traguardo. Siamo certi, per come conosciamo i protagonisti di questo riconoscimento, che questa Stella Michelin non rappresenterà un punto di arrivo, ma di ripartenza per nuove sfide destinate a portare sempre più in alto il nome del Ristorante Nove, di Villa della Pergola con i suoi Giardini e di Alassio».

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