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Genova. A poco più di un mese dal tragico crollo del Ponte Morandi a Genova, sono in molti a contribuire alle attività di verifica e controllo, tra loro anche i Vigili del Fuoco.

Il NIAT (nucleo di polizia giudiziaria) sta strettamente collaborando con i tecnici, nominati dalla Procura della Repubblica, per il repertamento, la catalogazione e lo stoccaggio nel capannone delle varie parti del ponte.

I topografi TAS stanno geo-referenziando il luogo del ritrovamento di ogni frammento riportandolo sulla mappa, mentre i piloti dei droni (SAPR) realizzano le immagini aeree per lo sviluppo di una mappa 3D dello scenario.

Ulteriori lavori vengono effettuati per l’installazione dei sensori sulle parti del ponte non crollate, al fine, da parte dei tecnici competenti, di verificare le condizioni di stabilità del ponte e permettere un eventuale recupero di beni alle famiglie e alle aziende evacuate dalla zona a rischio.

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