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Definito, dapprima, come una influenza un po più seria delle consuete, il Covid19 ha letteralmente stravolto il nostro modo di vivere, con chiusure lavoro e studio a distanza per tre lunghi mesi. Poi la primavera inoltrata ha annunciato un’estate di riaperture contingentate e regolate da distanziamenti e mascherine.

Ma col caldo, il sole e il mare la voglia di libertà e leggerezza ha pervaso un po’ tutti. In molti hanno bandito il rigore e le precauzioni indicate, tanto da costringere i gestori di stabilimenti balneari e pubblici esercizi ad applicare con tutti i decreti emanati in materia di sicurezza e salute pubblica per non incorrere in sanzioni e contrastare la nascita di nuovi focolai.

Un rigore che talvolta però lascia note amare nei cuori dei fruitori degli spazi aperti e assolutamente non affollati.

E’ quanto ha segnalato Alessandra Colella, cittadina residente nel ponente ligure, incappata alle 07,47 di oggi sulla spiaggia libera di Laigueglia in un’applicazione delle norme forse un po’ troppo rigorosa..

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