Savona la dimora del Centro Studi per la tutela e lo sviluppo sostenibile del Mediterraneo
Cambiamenti climatici e inquinamento sono temi a cui viene dedicato sempre più spazio, a testimonianza della crescente presa di coscienza circa la serietà di tali questioni.
Una delle realtà che si occupano dei problemi che affliggono il nostro pianeta avrà Savona come dimora. Sabato, infatti, è iniziata ufficialmente l’attività del Centro Studi per la tutela e lo sviluppo sostenibile del Mediterraneo. Un progetto realizzato grazie alla volontà di Accademia Kronos Onlus, il cui presidente nazionale, Franco Floris, ha sottolineato come la nuova realtà sia a disposizione di istituzioni e parti sociali dei settori pubblico e privato.
L’obiettivo, ha poi aggiunto, “è quello di mettere a disposizione informazioni e dati per il perseguimento di obiettivi in linea con i principi di economia circolare e smart city”.
Il direttore del centro studi, Max Calzia, ha sottolineato il suo entusiasmo in quanto felice di mettere la sua esperienza, maturata a Roma e fuori dai confini nazionali, al servizio di Savona, che è la sua città.
Formazione e lavoro (con Confartigianato e Confersercenti) e l’erosione delle coste sono due esempi dei temi che saranno subito all’ordine del giorno.
Oltre al videomessaggio del professor Jeremy Rifkin (University of Pensilvanya), autore del volume “La terza rivoluzione industriale“, sono intervenute numerose autorità, tra cui Alessandro Bozzano, primo cittadino di Varazze, che ha parlato della sinergia tra il suo comune e il parco regionale del Monte Beigua.
Michael Traman
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