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Il 21 novembre si celebra la Giornata nazionale degli alberi per diffondere il rispetto e l’amore per la natura e per la difesa degli alberi.

Di recente sono saliti all’onore della cronaca con il “Decreto clima”, voluto dal ministro dell’Ambiente Sergio Costa, che stanzia 30 milioni per la riforestazione urbana. Ma aiutano anche ad assorbire lo smog contrastando la crisi climatica, proteggono dalla calura estiva e riparano dall’inquinamento acustico. Sono gli alberi che oltre a queste funzioni forniscono anche un habitat a tante specie di uccelli e alla piccola fauna selvatica. A loro è dedicata la giornata odierna, sabato 21 novembre.

È stata istituita dal Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare e riconosciuta con l’art. 1 della Legge 14 gennaio 2013, n. 10. Il suo scopo è promuovere la tutela dell’ambiente, la riduzione dell’inquinamento e la valorizzazione degli alberi e si affianca ad iniziative analoghe di alcune associazioni, come la Festa dell’Albero organizzata da Legambiente.

Secondo i dati del Rapporto Aree Urbane dell’ISPRA il totale degli alberi monumentali, su scala metropolitana, ammonta a 456, localizzati in tutte le città eccetto Messina; la maggioranza dei Comuni ha verde pubblico pro capite compreso fra i 10 e i 30 m2/ab. Secondo uno studio condotto da Nature Conservancy, organizzazione che si occupa di tutelare l’ambiente, soltanto tutelando gli alberi già in vita, si contribuisce a ridurre le emissioni di CO2 di 7 miliardi di tonnellate all’anno entro il 2030.

Gli alberi sono tra gli esseri viventi più antichi del pianeta, si ritiene che l’organismo vivente più vecchio conosciuto sia un abete rosso le cui radici hanno 9.550 anni. Le radici dell’albero, trovato in Svezia da un gruppo di botanici dell’Università di Umea, sarebbero nate durante l’ultima glaciazione e sono ancora al loro posto, a scrutare quasi con alterigia la deriva del mondo. Chissà quanto dobbiamo apparire insignificanti ad un organismo così antico che ha assistito a milioni di cicli vitali.

La celebrazione, se non addirittura il culto degli alberi, ha origini molto antiche, già nella primissima epoca romana gli alberi erano protetti anche per motivi religiosi ed era consuetudine consacrare i boschi al culto delle divinità dell’epoca. In qualche modo i romani furono i precursori dell’attuale Giornata nazionale degli alberi ed effettuavano pubbliche piantagioni, imitando le usanze ancora più antiche dei greci e dei popoli orientali presso i quali erano già diffuse la pratica dell’arboricoltura e dell’impianto di boschi.

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