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Gli incidenti gravi e mortali delle scorse stagioni venatorie non sono serviti a nulla: il consiglio regionale ligure ha respinto l’emendamento del Movimento 5 Stelle che proponeva il divieto di ogni forma di caccia la domenica e nei giorni festivi, a tutela di coloro che, disarmati, frequentano boschi e campagne alla ricerca del vero contatto con la natura.

Con la stessa maggioranza bulgara (lega, fratelli d’Italia e Pd) ha invece approvato l’emendamento Costa (Liguria popolare) che sposta l’inizio della caccia al cinghiale al primo novembre: una modifica assolutamente insufficiente, per la Protezione Animali savonese, a difendere i cittadini di cui sopra, perchè forse il consigliere ligurpopolare non lo sa ma per buona parte di novembre i boschi liguri hanno ancora le foglie e la visibilità – per i potenti fucili da cinghiale –è pericolosamente ridotta.

Sono così confermati i privilegi della giunta Toti, dei partiti che lo sostengono, nonché del Pd, per i cacciatori-elettori, a scapito di tutti gli altri cittadini-elettori evidentemente ritenuti di serie “b”, la cui sicurezza diventa quindi trascurabile e la loro vita sacrificabile. Appena disponibile, Enpa Savona pubblicherà l’elenco (e le mail) dei consiglieri che hanno votato contro l’emendamento M5S, in modo che al prossimo escursionista domenicale morto si sappia a chi dare la colpa, almeno morale.

c.s.

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