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Un grave episodio di bracconaggio, a caccia aperta nonostante il disastro climatico in corso e grazie all’insensibilità della regione Liguria che non ha provveduto a sospenderla, è avvenuto nei giorni scorsi nell’albenganese.

Una rara aquila minore è stata colpita da una fucilata sotto un’ala sulle alture di Campochiesa ed è caduta a terra; qualche giorno dopo è stata rinvenuta da una ragazza in località Cristo e segnalata ai volontari della Protezione Animali; soccorsa e sottoposta alle cure veterinarie è purtroppo morta poco dopo.

Si tratta di una specie migratrice che raramente nidifica in Liguria, proveniente dal nord Europa ed in transito autunnale lungo le coste fino a Gibilterra verso l’Africa (come tutti i rapaci non ama le traversate in mare aperto); si ciba di uccelli, mammiferi e rettili, nidifica in boschi con ampie radure su grandi alberi, lontano dalla presenza umana; ha un’apertura alare di 130 centimetri ed è lunga circa mezzo metro, pesando meno di un chilo; compie una sola covata annuale di 2 uova. Sagoma e colori in volo sono inconfondibili e si teme quindi che le sia stato sparato deliberatamente; Enpa Savona ha soccorso soggetti feriti o in difficoltà negli anni scorsi a Bastia, Finale (nella foto) e Millesimo.

c.s.

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