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Un giovane astore in difficoltà (raro uccello rapace) è stato soccorso dai volontari della Protezione Animali savonese a Bragno, frazione di Cairo Montenotte; le sue condizioni sono buone ed i primi controlli veterinari confermano che non ha lesioni o ferite e, appena terminato il periodo di osservazione, ne verrà decisa la liberazione in un’area protetta.

Da inizio anno sono quasi duemila i soggetti di fauna selvatica in difficoltà recuperati dai volontari dell’Enpa e tra essi alcune centinaia di soggetti appartenenti a specie rare o in preoccupante diminuzione; ma in grosse difficoltà è anche l’associazione, che è una onlus privata non governativa, che riceve dalla Regione Liguria solo un contributo economico che non copre neppure la metà delle spese vive sostenute.

Enpa chiede alla giunta regionale Toti di smetterla di considerare la fauna selvatica solo come giocattolo esclusivo dei cacciatori; centinaia di migliaia di liguri ed anche di turisti che frequentano la nostra regione, sono interessati alle sorti degli animali selvatici e si aspettano che l’ente pubblico che ne ha la competenza, cioè la Regione Liguria, garantisca urgentemente un servizio di recupero e di cura, utilizzando e finanziando adeguatamente anche le capacità e l’esperienza di associazioni storiche come Enpa, che gestisce da anni un centro di recupero della fauna selvatica (CRAS) a Campomorone (GE) e due strutture di ricovero e cura nel savonese (Savona ed Albenga).

c.s.

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