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Con la riapertura delle seconde case in riviera i proprietari le trovano spesso abitate da animali selvatici, che si sono avvicinati alle città anche a causa del distanziamento sociale per il covid19; nei giardini delle ville si trovano anche innocui rettili che a volte, in violazione delle leggi che li tutelano, vengono uccisi.

Ma spesso i proprietari degli immobili sono persone corrette e sensibili e, dopo avere inutilmente telefonato ad uffici pubblici senza aver avuto risposte, si rivolgono alla Protezione Animali per sapere se si tratta di vipere; è accaduto nei giorni scorsi a Spotorno, dove l’abitante di una villa ha inviato all’Enpa un filmato con il rettile; l’associazione, che ricorda di essere un organismo privato di volontariato e non governativo, pur tra mille altri impegni per sopperire alle incapacità degli enti pubblici, si è messa in contatto con gli esperti del Museo di storia naturale di Genova ed ha avuto la conferma che si tratta di una coronella, innocuo serpentello che caccia di lucertole, topi ed orbettini; ed ha informato i turisti preoccupati ma rispettosi.

L’Enpa lancia quindi un appello per il rispetto dei rettili; si tratta sempre di soggetti non pericolosi (anche biacchi, colubri di Esculapio, lacertini, natrici, etc.); è inoltre molto difficile che una vipera si avvicini alle case, essendo una specie molto selvatica e timorosa, che preferisce vivere in boschi e campagne isolate, e quando percepisce a distanza la pressione sul suolo dei passi di qualche escursionista, si allontana prima ancora di essere vista.

c.s.

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