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Loano. È stato arrestato grazie al lavoro del nuovo Ufficio di Sicurezza Urbana composto da personale selezionato dei comandi di polizia locale di Loano, Finale Ligure ed Albenga il pusher 36enne che riforniva numerosi clienti privati ed altri piccoli spacciatori sul territorio comunale loanese. L’operazione, conclusa con successo in questi giorni, ha permesso anche di sequestrare 20 grammi di cocaina suddivisi in dosi e altre 7 dosi di hashish destinati ad alimentare il giro dello spaccio della cittadina rivierasca e non solo.

Per inchiodarlo, i comandi di Loano, Finale Ligure ed Albenga hanno deciso di attivare la nuova “task force” specializzata nel contrasto dei reati urbani creata nell’ambito dell’associazione che riunisce i tre corpi di polizia locale e le tre amministrazioni comunali.

L’operazione ha preso il via intorno alle 21 dello scorso 28 settembre, quando gli uomini del nuovo nucleo USU hanno iniziato a monitorare i movimenti del marocchino ed i suoi incontri con i clienti. Raccolta una sufficiente quantità di materiale probatorio, gli agenti hanno fatto scattare il blitz ed hanno fermato l’auto del pusher in corso Europa a Loano. Avendo capito di essere braccato e di non avere vie d’uscita, per evitare la perquisizione il 36enne ha iniziato a dare in escandescenza, costringendo gli operatori ad ammanettarlo.

A bordo dell’auto gli agenti hanno trovato 22 dosi di cocaina nascoste in una bocchetta del riscaldamento sul lato del passeggero e 540 euro ritenuti i proventi dell’attività di spaccio. Sotto il tappetino del lato passeggero è stato anche rinvenuto un coltello da cucina lungo ben 35 centimetri e con una lama di 25 centimetri.

La successiva perquisizione domiciliare ha permesso di recuperare, nascosti sotto ad un mobile in cucina, altre 3 dosi di cocaina e 7 dosi di hashish e 4 bilancini di precisione, oltre ad un etto e mezzo di sostanza (presumibilmente mannite) per il taglio dello stupefacente e a tutto il necessario per il confezionamento delle dosi.

A questo punto per Mohamed Chdimi Ikbal, marocchino irregolare sul territorio italiano, si sono aperte le porte del carcere di Imperia.

Oltre ad essere arrestato per detenzione a fini di spaccio di stupefacenti, lo straniero è stato anche denunciato in stato di libertà per i reati di resistenza e violenza a pubblico ufficiale, porto d’arma abusivo e per non aver lasciato lo stato italiano nonostante il decreto di espulsione emesso a suo carico nel maggio 2019.

«Questo arresto – spiegano il sindaco di Loano Luigi Pignocca, il sindaco di Albenga Riccardo Tomatis ed il sindaco di Finale Ligure Ugo Frascherelli è il primo effettuato dal personale del nuovo Ufficio Sicurezza Urbana creato nell’ambito dell’associazione che riunisce le polizie locali di Albenga, Finale Ligure e Loano. Come abbiamo già avuto modo di sottolineare in precedenza, i nostri tre comuni non rappresentano delle ‘monadi’ isolate tra loro, ma costituiscono un territorio affetto da problematiche e fenomeni simili, che è necessario contrastare con progetti ed iniziative condivise. Per questo motivo, oltre ad unificare i tre comandi dal punto di vista amministrativo e gestionale, le amministrazioni comunali hanno ritenuto di creare un nuovo ufficio preposto a contrastare attivamente quei fenomeni di piccola criminalità che minano la sicurezza delle nostre comunità. Ci congratuliamo con i nostri uomini per questo primo importante risultato».

c.s.

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