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Loano. Proseguono le iniziative di sensibilizzazione alla guida sicura e al rispetto del Codice della Strada promosse dall’assessorato alla polizia locale del Comune di Loano in collaborazione con gli istituti di ogni ordine e grado e rivolte agli studenti delle scuole cittadine.

Il 2 e 3 maggio prossimi all’istituto Falcone e presso la scuola secondaria di primo grado Mazzini-Ramella farà tappa la “Crash Test Experience”. Si tratta di un grosso autocarro, lungo 12 metri, che si trasforma in un grande palco su cui sono installati un simulatore di ribaltamento auto, un simulatore di impatto, un maxischermo professionale e un impianto audio da 1.000 watt.

«Queste attrezzature consentono di dimostrare in modo molto pratico ed incisivo quanto sia importante, anche a bassa velocità, l’uso delle cinture di sicurezza e dei sistemi di ritenuta per i bambini – spiegano il sindaco di Loano Luca Lettieri e l’assessore alla scuola Manuela Zunino Grazie ad una presentazione multimediale, filmati di crash test e semplici spiegazioni, il pubblico apprende facilmente concetti complessi quali l’incremento delle forze fisiche che agiscono su un corpo in movimento, il funzionamento di airbag e pretensionatori, l’importanza dei seggiolini per i bambini e l’importanza dei sistemi di ritenuta. Per gli studenti si tratta di un’esperienza che ha un certo grado di divertimento ma che, soprattutto, consente loro di conoscere concretamente (ma in completa sicurezza) le conseguenze di un incidente stradale dovuto a disattenzione alla guida o alla scarsa conoscenza del Codice della Strada».

Il simulatore di impatto è composto da un carrello sormontato da un sedile di auto su cui prende posto un volontario del pubblico che non ha la possibilità di indossare la cintura di sicurezza. Dopo un breve siparietto, l’operatore preme il pulsante di attivazione e il carrello impatta violentemente, alla velocità di circa 10 chilometri orari, contro una massiccia staffa di acciaio. L’arresto improvviso del carrello causa al volontario una spinta in avanti dovuta all’energia cinetica. Il punto di impatto è protetto frontalmente da un enorme materasso in spugna che impedisce al volontario di ferirsi.

Il simulatore di ribaltamento, invece, è composto da un’auto Smart incernierata ad una struttura metallica motorizzata. Dopo aver fatto salire i volontari sull’auto (e aver fatto indossare loro le cinture di sicurezza), l’operatore fa ribaltar la Smart fino a lasciare gli occupanti a testa in giù. In quella posizione ci si ritrova con il bacino sollevato dal sedile e non si subiscono danni fisici grazie alla cintura di sicurezza, rigorosamente di serie, che trattengono il corpo impedendo il verificarsi di lesioni, anche gravi, a carico della testa e delle vertebre cervicali. Alcune prove vengono effettuate con due manichini e senza le cinture di sicurezza per rendere evidente cosa accade in un auto che si ribalta più volte.

A condurre le lezioni è Leonardo Indiveri, esperto nazionale per la formazione e la sicurezza stradale.

c.s.

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