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La dottoressa piemontese vince la sfilata, la consigliere Gelmini: «Edizione particolare, ma serata di forti emozioni».

Ceriale. Si è conclusa la terza edizione di “Peagna sotto le stelle” che si è svolta presso il teatro C. Vacca della frazione cerialese: una edizione particolare a seguito delle norme anti-Covid, che hanno ridotto il pubblico presente, ma la diretta streaming trasmessa sulla pagina Facebook del Comune ha in parte compensato la voglia di assistere alla sfilata delle 19 Miss partecipanti.

Lo scettro di Miss Fata Peagna 2020 è andato a Barbara Silli, di Torino, una dottoressa che è stata in prima linea nell’emergenza Coronavirus e che nei mesi scorsi è stata contagiata e malata Covid: dopo un periodo difficile di ricovero e terapia, l’auspicata guarigione e la voglia di ripartire, con il sogno di ritornare a partecipare a “Peagna sotto le stelle”. E ieri sera il sogno è diventato realtà, fino al trionfo finale. Barbara Silli è stata infatti già Miss Eleganza Peagna nel 2019 e Miss Sorriso Peagna nel 2018. A lei è stato consegnato dal sindaco Luigi Romano e dall’assessore regionale Stefano Mai la fascia e il primo premio, ovvero la Lucertola in oro offerta dal Comune di Ceriale. Per i premi protagonista ancora una volta la lucertola occellata, mascotte della frazione di Peagna e specie protetta, con le sculture realizzate da Donato Donno.

Miss Eleganza, invece, per Sabina Pegararo, di Pavia: a lei la Lucertola in argento offerta dalla gastronomia “Stella del buon gusto” di Ceriale.

Il premio Miss Sorriso è andato invece a Maria Ricci di Imperia, a lei la Lucertola in bronzo donata dalla tabaccheria “Aurelia” di Ceriale insieme a “Giorgio Caffa irrigazioni”.

La giuria è stata composta da: sindaco di Ceriale Luigi Romano, vicesindaco di Ceriale Luigi Giordano, sindaco di Borghetto S. Spirito Giancarlo Canepa, assessore regionale Stefano Mai e in rappresentanza del Comune di Ormea il consigliere Fausto Dani.

Ospite anche Miss Fata Peagna 2019, Flavia Belgrati.

Le 19 aspiranti Miss hanno indossato gli abiti della collezione privata della stilista Cinzia Balbi, “Assenzio Band”, protagonista di numerose sfilate a ritmo di musica.

Nel pomeriggio l’evento è stato preceduto da uno speciale shooting fotografico nel borgo e all’interno di Casa Girardenghi.

«Grazie ai fotografi della nota associazione Tus di Torino possiamo orgogliosamente dire che Peagna è già nominata come una bellezza, un borgo meraviglioso da promuovere e valorizzare anche con queste manifestazioni» ha detto la consigliere Gelmini.

«Grazie a tutti coloro che hanno consentito lo svolgimento di Peagna sotto le stelle – ha aggiunto – Ringrazio gli sponsor dell’evento, i commercianti di Ceriale sempre affettuosi: Bar Bacicin, Pub Nerea, Tina Bar, Capelli elettrodomestici, Raviolificio S. Giorgio, Schianchi acconciature e Cristina Borghi».

«Un arrivederci alla prossima edizione, sperando che possa ritornare aperta al pubblico» ha concluso la consigliere cerialese, organizzatrice dell’evento.

Miss Fata Peagna 2020, proprio per la sua drammatica esperienza con il Covid, non può che suggellare anche la recente inaugurazione della Panchina Rosa a Peagna, dedicata proprio a tutte le donne in prima linea nell’emergenza sanitaria, decorata di bellissime azalee secondo l’originale interpretazione personale dell’artista Bruno Riccardi: «Una panchina rosa con i fiori dell’azalea. Rosa perché oltre ad essere un colore femminile e simbolo della lotta al tumore al seno, è messaggio d’amore e aiutare il prossimo. Il fiore dell’azalea è un fiore che rappresenta la femminilità, non solo per le tonalità di rosa che ha nei suoi petali, ma anche perché nel linguaggio dei fiori significa amore. È un fiore molto dolce ed elegante con fioritura dalla primavera ad ottobre, è simbolo della ricerca sul cancro, venduto nelle piazze per la raccolta fondi per lo studio di questa malattia ma è anche usuale regalarlo alla mamma per la sua festa. Il “Rosa” e il “fiore” sono a mio parere la giusta cornice per tante donne, per tutte, per quelle che durante questa emergenza sanitaria sono state in prima linea e che con la forza dell’amore hanno combattuto, curato, consolato, spronato, abbracciato, accompagnato chi aveva bisogno. Donne con “D” maiuscola…All’interno del cuore di rami e fiori è scritta una frase dello scrittore cileno Luis Sepulveda, morto ad Aprile per il Covid: “I miei sogni sono irrinunciabili, sono ostinati, testardi e resistenti”. Tutti abbiamo sognato di sconfiggere questo nemico invisibile, tutti abbiamo applaudito e vissuto momenti di tragicità e di speranza… E in questa frase ho trovato la testardaggine, la non rinuncia, la resistenza, l’ostinatezza di tutte queste donne» ha concluso la consigliere Gelmini.

c.s.

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