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Calizzano. Grazie agli interventi sinergici del Comune e del Consorzio per la Tutela dei Prodotti del Sottobosco e al lavoro proprio in zona delle Aziende Forestali (i Nostri “Taglialegna”), la sentieristica della zona Borgo Vecchio, Castello, Pineta, Rionero, Mereta è interessata da importanti lavori di miglioramento e recupero dopo i diversi danni alluvionali e il naturale deterioramento.

Il tracciato c.d. “alto”, che collega il Borgo da dietro la Chiesa di San Lorenzo all’inizio della Valle di Rionero, con lavori di ingegneria naturalistica e rifacimento della staccionata (rigorosamente in legno di castagno locale), è tornato pienamente fruibile; il sottostante tracciato c.d. “basso” è invece interessato da lavori strutturali di rifacimento della caratteristica “bialera”, il piccolo canale che la fiancheggia (che oltre a continuare a svolgere la sua funzione diventerà anche percorso kneipp), con integrale ricostruzione dei muri in pietra, nonché anche qui palizzate e staccionate in legno.

Raggiunto Rionero, anche se importanti lavorazioni sono ancora in corso, è nuovamente possibile percorrere la strada forestale che, superato poco dopo il Castagnon (castagno secolare registrato tra gli alberi monumentali della Regione Liguria), si addentra nella intatta e incantata Valle di Rionero, con un tracciato, rarità nel Nostro Territorio, sempre pianeggiante, reso caratteristico dai numerosissimi attraversamenti del torrente di acqua cristallina, accompagnato da una rigogliosa vegetazione prevalentemente di castagni, faggi e conifere, in una valle che si stringe con imponenti rocce lungo il percorso, per poi aprirsi, dopo circa 4 km, nei verdissima e soleggiatissimi prati di Mereta.

Da li l’escursionista ha l’imbarazzo della scelta: oltre a tornare indietro sullo stesso percorso, con una breve ascesa di meno di dieci minuti e 80 metri c.a. di dislivello, può raggiungere la Costiera di Mereta e da li scendere al piccolo omonimo borgo, ovvero proseguire attraverso il bosco di betulle e castagni della Tencia verso Bardineto, ovvero ancora tornare in direzione nord verso Calizzano, attraverso la Bassa di Tatò e il Bric delle Forche, e da li scendere o versante Bormida in località Marenchi e costeggiare il fiume fino al Paese, ovvero versante Rionero, fiancheggiando la Baita di Barbarossa, raggiungendo il percorso di partenza nella parte iniziale.

Gli escursionisti più preparati, invece, dai prati di Mereta possono volgere sul versante opposto e con una ascesa di oltre 300 metri di dislivello, attraverso il bellissimo bosco di castagno di Lionda, raggiungere la suggestiva Casciana Coccalini traguardando i m. 1000 s.l.m, testimonianza della vita rurale perdurata in Calizzano fino a circa metà del secolo scorso, da dove parte un bellissimo sentiero che in direzione nord riporta in costiera verso il Paese, passando per l’altra bellissima Cascina di Campogramoso per raggiungere Passo Nicoletto e da lì, con l’imbarazzo della scelta, scendere ancora a Rionero con due varianti, proseguire per il Castello Carrettesco, ovvero la Pineta, e dagli stessi dominare il Paese con viste panoramiche uniche, ovvero ancora scendere nella bellissima piccola borgata di Valle Soprana con la sua Chiesetta di San Mauro.

Ma se chi raggiunge Cascina Coccoalini non è ancora domo, può continuare l’ascesa e superare i 1100 s.l.m raggiungendo Bric Scravaizza, per poi volgere verso Nord e imboccare un sentiero veramente particolare che, attraversando un bosco di faggio puro, percorre la costiera versante Valle del Quazzo, per portarci anch’esso al Passo Nicoletto.

Si tratta di percorsi per complessivi oltre 40 km, che possono consentire a tutti, famiglie, escursionisti abituali, ciclisiti e e-biker, amazzoni e cavalieri, di camminare, pedalare ed andare a cavallo in un contesto “naturalmente naturale”, per pochi minuti o per una intera giornata.

I lavori proseguono e proseguiranno con interventi di miglioramento del fondo naturale, segnavia e aree attrezzate di sosta.

Evviva il bosco e la natura di Calizzano e delle Terre d’Alta Valbormida.

c.s.

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