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“Visioni in bianco e nero” è la mostra fotografica con immagini di Gianni e Eleonora Pastorino che si svolgerà dal 22 al 25 agosto, a Palazzo Tagliaferro. L’ingresso è libero. L’esposizione sarà aperta ogni sera dalle 21 alle 23.

Gianni Pastorino ama scattare in bianco e nero. Ripone la macchina fotografica nello zaino insieme ad un solo obiettivo. Una sfida: quella di rappresentare le cose per quel che sono, senza l’idea che un ulteriore ottica, cambi la visione offerta dalla natura. Protagonista della mostra sono immagini di montagna.

«Ho imparato a scattare nel corso degli anni da autodidatta, ma ho avuto anche un grande maestro della fotografia come insegnante. Anche se per alcuni progetti uso il colore, continuo a preferire il bianco e nero perché le luci e le ombre che questo linguaggio restituisce interpretano in qualche modo anche i colori dei sentimenti umani – spiega Gianni Pastorino – Lo zaino è pronto. Penso ci sia tutto ciò che mi serve, che non è molto alla fine. Oggi viaggio leggero e la giornata si preannuncia ideale: quel “bello ma non troppo” che darà sicuramente risalto ai cieli con le nuvole, ma senza rischiare di rimanere intrappolati in mezzo al tipico temporale di montagna, breve e violento. – spiega ancora il fotografo – L’esperienza di uscire con una sola fotocamera e un solo obiettivo è realmente formativa: stimolerà e migliorerà la mia capacità di prevedere la fotografia, piuttosto che scattare a raffica e poi decidere a posteriori. Avere una sola fotocamera con sé aggiungerà man mano valore all’ispirazione. La ricerca isterica nello zaino di altri obiettivi al momento dello scatto, nella speranza che qualcosa cambi o possa apparire migliore, è pura illusione. Il risultato sarà solamente il distacco dall’essenza del soggetto e da ciò che questo ci stava raccontando, un momento magari unico e forse perduto per sempre».

Nuvole, ombre raccontate in uno scatto.

«Fotografo la montagna che esiste, così come esiste. Questo è il mio modo di fotografare: nessun fronzolo, nessuna bugia, solo la mia idea di montagna. Non esiste montagna che non abbia nuvola e raggio di sole insieme. Il bianco e nero è un pensiero preciso, non è una mera desaturazione o un deprimente ripiego. È un viaggio silenzioso, consapevole, fatto di chiaroscuri, che si sceglie di intraprendere e che segna per sempre – conclude Pastorino – Le fotografie dovrebbero essere in grado di comunicare da sole, il testo serve a completare ciò che non si può o non si è riusciti a trasmettere attraverso le immagini».

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