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Arrestato straniero pregiudicato.

Albenga. La Polizia Locale di Albenga pone a segno l’ennesima delicata operazione di polizia rintracciando e arrestando G.M. tunisino pregiudicato già protagonista dei fatti criminali oggetto della cronaca dei giorni scorsi.

L’uomo, infatti aveva adottato ormai da tempo e in diverse cittadine della Liguria un modus operandi del tutto particolare: rubava un’auto, vi circolava indisturbato fino a che non la distruggeva durante incidenti dai quali si allontanava senza prestare soccorso alle vittime facendo perdere le proprie tracce (gli ultimi episodi quelli sulla via Aurelia tra Alassio e Albenga).

L’arresto, effettuato durante la scorsa notte, è giunto al termine di un’attività di indagine che ha coinvolto sia gli agenti della Polizia locale in servizio in strada, sia quelli in stanza al comando che, attraverso l’attenta osservazione delle telecamere di videosorveglianza ad alta precisione alcune delle quali dotate del sistema OCR di riconoscimento delle targhe, sono riusciti a identificare l’uomo che si era reso protagonista non solo di diversi furti d’auto, ma aveva pericolosamente messo in pericolo gli utenti della strada provocando diversi incidenti.

Ripercorrendo i fatti e le indagini si rileva che:

  • Il 29 dicembre alle 11,30 circa era giunta una concitata richiesta di soccorso alla Centrale Unica dell’Associazione Polizie Locali.
  • Il cittadino che aveva chiamato segnalava il verificarsi di un sinistro nel quartiere Vadino seguito dalla fuga del conducente del veicolo.
  • In quel caso, fortunatamente, nonostante il grande spavento e i danni alle cose, nessuno era rimasto ferito.
  • Da qui l’indagine della Polizia Locale di Albenga che, sentiti i presenti hanno appreso che l’investitore era fuggito in direzione della SS1 Aurelia per poi far perdere le sue tracce.

Innescato immediatamente il protocollo di ricerca dell’auto fuggitiva.

«Quella posta in essere dalla Polizia Locale di Albenga – spiega il comandante Enzo Montan è stata una operazione particolarmente complessa. Gli indizi in nostro possesso erano frammentari, le vittime di questi crimini, infatti, sono quasi sempre sotto forte shock emotivo se non addirittura gravemente feriti e per questo non in grado di riferire elementi utili alle immediate ricerche».

La Polizia Locale, tuttavia, è riuscita a tessere una fitta rete che ha coinvolto tutti gli operatori (dagli Agenti che a piedi pattuglia e perlustra quotidianamente per ore le vie cittadine, agli operatori di Pronto Intervento) e, attraverso scambi di informazioni frenetiche, i pezzi del mosaico hanno via via delineato il quadro della situazione.

Riferiscono dal Comando: «In questi casi sono importantissime le prime 48 ore, se le indagini si arricchiscono di elementi in breve lasso di tempo ci sono alte probabilità di rintracciare i fuggitivi».

Così è stato.

Due operatori appiedati impegnati alla viabilità e controllo stradale hanno avvistato, infatti, quella che era fortemente indiziata di essere l’auto pirata.

Un altro immediato scambio di informazioni ha permesso di accertare tutti gli elementi dando la certezza che l’auto avvistata era oggetto di furto e corrispondeva per targa, colore e modello a quella coinvolta poche ore prima nel sinistro.

Da qui l’operazione vera e propria seguita con la massima accortezza e altissima professionalità da parte degli agenti che hanno sempre come primo obiettivo la garanzia della sicurezza pubblica.

I due Agenti hanno quindi seguito l’auto segnalata senza procurare allarme né una pericolosa fuga della stessa fino al sopraggiungere dei rinforzi che, in un tratto di strada sicuro hanno circondato l’Opel Meriva e catturano il conducente.

Gli Agenti hanno, a questo punto, un’ulteriore sorpresa scoprendo che il pericoloso pirata della strada altri non era che G.M. tunisino pregiudicato e protagonista di un movimentato fatto di pochi giorni prima ossia l’invasione di un alloggio ai fini dell’occupazione in Via Viveri e il rinvenimento in esso di una pistola (solo ad un controllo approfondito era stato accertato che la stessa non era un’arma vera, ma una fedele riproduzione).

Non solo, infatti, grazie anche alla cooperazione con le altre forse dell’ordine è stato accertato inoltre che il tunisino, dopo aver procurato l’incidente nella zona di Vadino, si era immesso sulla SS1 Aurelia in direzione di Alassio procedendo a folle velocità e qui aveva urtato violentemente in fase di sorpasso un altro veicolo che lo precedeva.

Poteva essere una strage, infatti a bordo dell’auto vi erano due bimbi.

La folle corsa del tunisino in quell’occasione è finita solo a seguito di un ulteriore incidente effettuato nella fase di fuga dal luogo del sinistro occorso poco prima.

L’uomo, infatti, a tutta velocità aveva superato una colonna di auto, ma accortosi che nel senso opposto sopraggiungevano altre vetture decideva di rientrare nella propria corsia speronando violentemente l’auto appena superata per poi di nuovo fuggire a piedi omettendo di accertarsi se vi erano feriti.

L’auto, in questo caso, è stata restituita dalla Locale Polizia al denunciante anche se fortemente danneggiata dalle scorribande dello straniero.

Infine, ieri notte l’arresto.

La squadra di Sicurezza Urbana di Albenga, ha approntato un servizio speciale a seguito del furto di un’ulteriore auto avvenuto con le stesse modalità con le quali agiva G.B.

Alle ore 23.30 l’auto segnalata come rubata è stata intercettata dalla squadra della Polizia Locale di Albenga e alla stessa è stato intimato l’ALT.

Il conducente non solo non si è fermato, ma anzi ha indirizzato la vettura contro gli agenti per poi costringerli ad un pericoloso inseguimento.

L’auto è stata intercettata a Borghetto Santo Spirito dopo rocambolesche manovre è stata fermata.

Ancora una volta il conducente ha provato a scappare a piedi opponendo resistenza al fermo, senza però aver fatto i conti con la prontezza degli agenti della polizia locale di Albenga che sono riusciti ad arrestare l’uomo che, senza grande sorpresa, era proprio G.M. tunisino che si è reso protagonista di ripetuti furti aggravati di auto con le quali ha avuto sinistri in serie e contestuale fuga senza prestare soccorso o fermarsi

Oggi udienza di convalida rito direttissimo.

L’Assessore alla sicurezza Mauro Vannucci dichiara: «La Polizia Locale di Albenga ancora una volta dimostra le sue grandi competenze professionali accentuate dagli strumenti ad essa in dotazione come le telecamere di videosorveglianza OCR. Grazie al prezioso lavoro degli uomini e delle donne del Comandante Montan Albenga è sempre più sicura ed insisto nell’ammonire chi ha intenzione di giungere nella nostra città per delinquere. Questi soggetti, infatti, dovranno fare i conti con collaudati sistemi e protocolli finalizzati alla loro identificazione e con importanti collaborazioni e scambi di informazioni tra le Forze dell’Ordine statali e Locali.»

Aggiunge il sindaco Riccardo Tomatis: «Fino all’ultimo giorno dell’anno, anche in quelle giornate che normalmente si passano in famiglia, gli agenti della nostra Polizia Locale continuano ad esercitare la loro professione a tutela della comunità avendo oltretutto ottenuto un grande risultato che ha portato alla soluzione di un rischio che durava da diversi giorni. Colgo l’occasione per ringraziare tutti gli agenti e in generale le forze dell’ordine e fare loro gli auguri di buon anno.»

c.s.

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