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NonUnoMeno è soprattutto una bella idea. L’idea di poter pensare all’inclusione attiva di soggetti con bisogni speciali in un modello sperimentale di intervento abilitativo, riabilitativo, socio occupazionale attraverso la creazione di imprese vincenti.

NonUnoMeno è il progetto scaturito nell’ottobre del 2012, all’interno della Caffetteria della Biblioteca Civica di Alassio, all’epoca concessa in convenzione dal Comune all’Istituto Alberghiero Giancardi, per la gestione del servizio bar. L’obiettivo dell’intervento consisteva nello sperimentare un ambiente di apprendimento in situazione reale per un gruppo di allievi con bisogni speciali e con un percorso formativo individualizzato.

Grazie alla collaborazione tra la Cooperativa Jobel, l’ANFFAS, gli Istituti Alberghieri di Alassio e Finale, in rete con i Comuni del comprensorio, Servizi di inserimento lavorativo disabili , il Centro di salute mentale di Albenga, i Centri per l’impiego di Albenga e gli enti di formazione NonUnoMeno ha saputo crescere. Oggi è un bar, un’osteria, un bistrot. Sono locali per la ristorazione e la caffetteria, nel Ponente ligure, non solo nella caffetteria della Biblioteca alassina.

Stamani la Giunta Comunale, riunita in seduta ordinaria, ha deliberato il prosieguo del progetto di gestione della Caffetteria della Biblioteca.

«Un progetto che è partito proprio da qui, dalla biblioteca di Alassio – spiegano Giacomo Battaglia, Assessore alle Politiche Sociali, e Paola Cassarino Consigliera incaricata alla Cultura del Comune di Alassio​ – e che si sta diffondendo presso altre istituzioni e soggetti pubblici a livello regionale e nazionale, impegnati nel terzo settore. Logico pensare quindi al rinnovo del rapporto di collaborazione e al prosieguo del progetto, non solo per l’importante finalità socio-educativa, ma anche per la qualità del servizio».

«La Caffetteria della Biblioteca – proseguono dall’amministrazione – è forse poco conosciuta, ma in realtà offre un servizio non solo ristretto ai fruitori della biblioteca stessa. Offre una vista mozzafiato e pranzi con cibi totalmente preparati dai ragazzi inseriti nel progetto. Non solo: grazie alla stretta collaborazione con lo staff della biblioteca collaborano fattivamente nell’organizzazione di laboratori di cucina per bambini».

c.s.

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