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Alassio. Nell’ambito del 36° Meeting Internazionale di Fiat 500 Storiche di Garlenda (5/7 luglio), questa sera alle 23 si terrà la posa della piastrella del Fiat 500 Club Italia sul famoso “Muretto di Alassio”. L’impegno del Club nel diffondere il culto del cinquino in tutto il mondo e nel promuovere il territorio in modo originale (grazie ai numerosi eventi e al frequentatissimo Museo Dante Giacosa di Garlenda) ha convinto il comitato alassino a conferire per la prima volta questo onore ad un Club di Auto Storiche. “La cultura passa anche attraverso le quattro ruote, specialmente quelle del cinquino, che raccontano dell’Italia, della sua storia e del suo ingegno, trasmettendo per di più sani principi quali famiglia, affidabilità, amicizia e passione” spiega il presidente Stelio Yannoulis. Il Muretto di Mario Berrino e la sua 500 spiaggina Alassio, affacciata sul mare luccicante, è luogo di sfarzo, divertimento e relax, una vera e propria perla della Liguria. Si tratta di una piccola città frequentata, oggi come nel passato, da personalità della cultura, dell’arte, dello sport e della televisione. Uno dei richiami più forti della movida rivierasca negli anni ’50 e ’60 era il Caffè Roma, di proprietà della famiglia Berrino. L’elegante locale, sito tutt’oggi in Via Cavour, fu aperto davanti a quello che sarebbe divenuto il famoso “Muretto”. Allora si trattava di un essenziale tramezzo spoglio, facente il ruolo di barriera tra la camminata ed i giardini. Nacque proprio da Mario Berrino, pittore di fama internazionale, l’idea di creare lì un nuovo elemento attrattivo che desse sfogo alla creatività di chi frenquentava Alassio. Fu così che con il suo amico, un certo Ernet Hemingway, ideò il “Muretto” prendendo spunto dal libro delle firme degli illustri personaggi che frequentavano il Caffè Roma. Era il 1953, e quello stesso anno venne istituito anche il concorso di Bellezza Miss Muretto, che avrebbe lanciato verso la fama numerose donne dello spettacolo. Nel corso dei decenni lo scarno muretto si è arricchita di migliaia di contributi, anche di notevole pregio artistico, cosa che ha certamente inorgoglito Berrino. Un altro curioso contributo all’immagine della città di Alassio, Berrino lo ha dato per decenni con l’esposizione della sua particolarissima Fiat 500 spiaggina davanti al suo atelier di via Cavour. La vettura, un esemplare N, ha cambiato molti colori nel corso degli anni a seconda del gusto dell’artista. Presentava inoltre varie modifiche che la rendevano unica rispetto alla “Spiaggina” classica – tra cui il fregio a forma di volatile, che si muoveva e batteva le ali quando l’auto procedeva in velocità – nel tempo è diventata un’icona della Riviera. L’auto è stata esposta nel 2014 al Museo della 500 Dante Giacosa di Garlenda per volontà delle figlie Angela e Luisella, quest’ultima nota speaker radiofonica e “Premio Dante Giacosa” 2014.

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