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Venerdi 03 Maggio alle ore 21.00 presso le Opere Parrocchiali Sant’Antonio di Borghetto Santo Spirito(SV), si sono tenuti gli esami per ottenere la qualifica di Guardia Ambientale Zoofila Volontaria, agli attivisti che hanno partecipato al corso di formazione organizzato dal ANTA e che hanno superato l’esame finale di fronte alla commissione di ANTA Nazionale.

Al corso hanno partecipato oltre 10 aspiranti guardie, 9 delle quali hanno acquisito titoli adeguati per la nomina. Le lezioni, che si sono protratte per circa 5 mesi, hanno permesso ai partecipanti di ricevere una puntuale formazione su tutti i settori della vigilanza ambientale con particolare riguardo a quella zoofila, appunto, ma anche di Protezione Civile.

«Attualmente la vigilanza ambientale del ANTA in Liguria è articolata attualmente in un unica sezione e da qualche settimana ha ottenuto l’iscrizione al terzo settore e al registro regionale di Protezione Civile», spiega Michael Dr. Ferrante, delegato ANTA Liguria.
«L’arrivo di nuove guardie anche nellaprovcincia ci consentirà di aumentare i controlli sul territorio. Un adeguato gruppo di volontari potrà essere molto utile anche alle Forze dell’Ordine con le quali i nuclei di vigilanza ambientale del ANTA collaborano da sempre.
Le nostre guardie potranno svolgere attività in vari settori contribuendo così a rendere il nostro ambiente più protetto».

Le guardie ANTA sono dei volontari molto speciali, collaboratori preziosi per le attività giudiziarie e legali che ogni giorno il AHTA svolge in molte regioni d’Italia. Nate all’inizio del 1987, le guardie ANTA sono oggi oltre 300, organizzate in cinquanta nuclei distribuiti su quasi tutte le regioni. Ogni anno offrono in maniera disinteressata e gratuita complessivamente 55mila ore di servizio in difesa dell’Ambiente.

Migliaia sono gli accertamenti di violazione effettuati in questi anni in ogni parte d’Italia dalle Guardie ANTA: dall’uccisione di specie protette al bracconaggio, dagli abusi edilizi all’abbandono di rifiuti, dal maltrattamento degli animali al commercio illegale di fauna e flora, dall’inquinamento di fiumi e mari, alla pesca illegale, dalle attività industriali inquinanti, agli scarichi abusivi e agli incendi.

c.s.

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