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Termina così una lunga fase di ideazione e confronto, cominciata nel 2001.

Genova. Regione Liguria, Comune di Genova e Società Autostrade hanno fatto il punto sull’avanzamento del progetto per la Gronda Autostradale di Genova e su altri investimenti strategici che partiranno entro la fine dell’anno. Il progetto della Gronda si può considerare ufficialmente entrato nella fase realizzativa: autorizzato il piano finanziario, partiti gli espropri e le attività per la riduzione delle interferenze, in corso gli ultimi affidamenti per la fase esecutiva che verranno conclusi entro il 2018, mentre tutti i cantieri partiranno nel 2019. Oltre ai benefici sulla viabilità generale, l’opera prevede un indotto di almeno 5000 lavoratori. Termina così una lunga fase di ideazione e confronto, cominciata nel 2001, passata attraverso una fase di dibattito pubblico che ha consentito di migliorare la progettazione e di ottenere un largo consenso sull’opera in tutta la città di Genova.

“Da oggi chiude la fase politica e comincia la parte tecnica di realizzazione – ha detto il Presidente Toti – siamo pronti al via. Quest’opera, voluta fortemente da oltre il 70% della popolazione del nostro territorio, è indispensabile non solo per Genova ma per la competitività del sistema paese, visto che la Liguria è il primo sistema portuale italiano. Un’opera che, se aveva senso anni fa, ha ancora più senso oggi in quanto è legata alla crescita che i porti stanno segnando mese dopo mese e in vista dell’ulteriore aumento di volumi del traffico sulla nostra rete non solo ferroviaria ma anche stradale. La Gronda comporta anche un recupero di viabilità urbana dell’attuale rete autostradale, quindi un doppio beneficio, da un lato lo scorrimento a bypass del traffico di passaggio da Genova o in arrivo nei porti e da un altro il recupero di viabilità cittadina. Uno dei progetti strategici in fase di avvio più importanti in Italia. Abbiamo fatto il punto oggi per dare certezza, per dare modo anche ad aziende e famiglie di fare i loro progetti in base alle aspettative future”.

“Ci siamo impegnati a studiare, insieme al Comune di Genova, alla Regione Liguria altre iniziative che potrebbero essere attivate nei prossimi anni per migliorare la efficacia del sistema dei trasporti a Genova – ha detto l’Amministratore Delegato di Autostrade per l’Italia Giovanni Castellucci – Se emergessero opportunità di coinvolgimento di Autostrade rivaluteremo con il Ministero delle Infrastrutture se e come ridefinire le priorità nazionali alla luce della validità e qualità dei progetti che sono previsti. La rampa di Via Cantore verrà lasciata perché, come verificato dal Comune in un recente esperimento, la chiusura ha un impatto viabilistico insostenibile. Eventuali altri miglioramenti del nodo di San Benigno li faremo solo quando saranno chiari il destino e l’assetto del tunnel subportuale”.
“L’opera è essenziale per la città e per il suo futuro – ha detto il Sindaco di Genova Marco Bucci – finalmente passiamo dalle ipotesi alle certezze progettuali. È stato importante lavorare in piena sintonia in quest’anno con Regione e Autostrade, senza conflitti. I genovesi, oltre a un traffico meno congestionato, avranno il beneficio della gratuità di un tratto dell’attuale percorso autostradale cittadino”.

Contestualmente al punto sui lavori per la Gronda autostradale è stato presentato il piano di interventi per l’ammodernamento della sopraelevata portuale e l’adeguamento al nodo di San Benigno. Il Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure occidentale Paolo Emilio Signorini ha conferito a IRE, società in house della Regione Liguria, l’incarico di svolgere la funzione di centrale di committenza per individuare il soggetto cui affidare la progettazione definitiva ed esecutiva e quello cui affidare il servizio di verifica.

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