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In Liguria la maggiore incidenza d’Italia di microimprese artigiane. Grasso (Confartigianato): “Un settore di nicchia, ma specializzato e di qualità. Le numerose realtà artigiane rappresentano l’eccellenza delle nostre produzioni”

Tessile, abbigliamento, pelle: la Liguria spicca in Italia per la maggiore concentrazione di micro e piccole imprese artigiane nei tre segmenti più rappresentativi del settore moda: l’artigianato pesa per l’86,3% sull’intero settore, a fronte di una media nazionale del 63,5%. Insieme alla nostra regione, si registrano alte incidenze artigiane anche nella Provincia autonoma di Bolzano (anch’essa con l’86,3%) e la Sardegna (82,8%). Secondo gli ultimi dati Istat elaborati dall’Ufficio studi Confartigianato, in Liguria si contano 409 micro e piccole imprese della moda (249 di abbigliamento, 124 del tessile e 36 della pelle). Di queste, 353 sono realtà artigiane. In Italia il settore è costituito da quasi 55.500 microimprese, di cui quasi 36 mila artigiane.

L’alta incidenza dell’artigianato nel settore si riflette anche a livello provinciale, con tutte le quattro province liguri ai primissimi posti d’Italia. In particolare, dopo Oristano, La Spezia è seconda con il 95,6%: 43 artigiane su 45. 21 del tessile, 22 abbigliamento e 2 della lavorazione della pelle. Al terzo posto Savona, con una concentrazione del 93,9% (62 su 66), con 18 microimprese del tessile, 36 dell’abbigliamento e 12 specializzate nella pelle. Al quarto posto nella graduatoria nazionale troviamo Imperia con l’89,5% di artigianato sul totale delle microimprese del settore (34 su 38): 18 attive nel tessile, 19 nell’abbigliamento e una specializzata nei prodotti in pelle. Genova, con un’incidenza artigiana dell’82,3%, conta il maggior numero delle imprese del settore in regione: 260, di cui 214 artigiane. Ben 172 nell’abbigliamento, seguite dalle 67 del tessile e dalle 21 attive nella lavorazione della pelle.

«Un settore di nicchia, come descrivono i numeri, ma altamente specializzato e di qualità, data l’alta incidenza dell’artigianato nei tre segmenti più rappresentativi della moda – sostiene Giancarlo Grasso, presidente di Confartigianato Liguria – Non a caso, molte di queste imprese si possono fregiare del marchio “Artigiani In Liguria”, proprio a riconoscimento della tradizione e dell’eccellenza della loro produzione. Pensiamo ai velluti di Zoagli, ai damaschi e tessuti di Lorsica, alle tappezzerie in stoffa. Tutte lavorazioni, sempre molto apprezzate anche oltreconfine, che ben rappresentano il “saper fare” caratteristico della filiera artigiana ligure».

Uno sguardo all’occupazione nel settore: gli addetti delle microimprese di tessile, abbigliamento e moda sono quasi 311.700 in Italia. In Liguria sono quasi mille, di cui circa 730 lavorano nelle microimprese artigiane. Sul totale, 567 sono attivi nell’abbigliamento, 338 nel tessile e 62 nella pelle. La maggior parte sono in provincia di Genova (694), seguono gli addetti nel savonese (113), alla Spezia (97) e a Imperia (65).

c.s.

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