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Quasi 7 mila microimprese attive, 16 mila gli addetti. L’artigianato artistico ligure, dalla lavorazione del metallo all’alimentare, passando per cosmetica, abbigliamento e arredo, è un settore vivace e ad alto indice di specializzazione. Grasso (Confartigianato): «Sono le imprese che rappresentano la nostra identità, portano avanti tradizioni e le promuovono all’estero. Apprezziamo l’impegno della Regione nel continuare a sostenere un settore così importante per l’economia ligure»

Abbigliamento su misura e prodotti alimentari. Ceramica e lavorazione dei metalli, strumenti musicali e accessori. Gioielli, profumi, cosmetici e arredi. Toccano tutte le specializzazioni e lavorano ogni tipo di materiale le 6.896 micro e piccole imprese dell’artigianato artistico in Liguria, il 15,8% dell’artigianato complessivo in regione e il 2,4% del totale nazionale. Impiegano ben 15.952 persone, circa il 19% di tutti gli addetti dell’artigianato regionale e il 2% in Italia. A livello nazionale, il settore conta 288.302 microimprese artigiane e dà lavoro a ben 801 mila persone. I dati (I trimestre 2019, fonte Unioncamere-Infocamere) emergono dall’ultima analisi dell’Ufficio studi di Confartigianato.

Uno sguardo più dettagliato ai settori: la maggioranza delle microimprese liguri dell’artigianato artistico (1.393) sono attive nella produzione di oggettistica varia, dall’occhialeria agli strumenti musicali*. Seguono le 1.266 attive nella lavorazione dei metalli, mentre al terzo posto si piazzano le 992 microimprese dell’alimentare. A seguire, restauro e tappezzeria (657), lavorazione del legno (634), fotografia e design (371), abbigliamento su misura (246), realizzazione di prodotti in ceramica, vetro, pietra o gomma (236), abbigliamento (186), gioielleria e orologi (177), mobili (158), intrattenimento creativo (139), carta ed editoria (134) e tessili (104). A distanza, la lavorazione artistica della ceramica (58 realtà), pelletteria (49), lavorazione artistica della pietra (45). Infine, le attività artigiane di maggior “nicchia”: calzature e ricami (15 microimprese per entrambi i settori), profumi e cosmetici (12 realtà) e 9 attività di lavorazione artistica del vetro.

La Liguria spicca anche per un alto indice di specializzazione** in determinati settori. È il caso della profumeria e cosmetica, in cui è prima in Italia, e dell’artigianato alimentare, con un secondo posto. La Liguria guadagna inoltre il terzo posto nella fabbricazione di strumenti musicali e occhialeria, mentre ha la quarta miglior specializzazione d’Italia per il settore dell’intrattenimento creativo e per quello del restauro.

Per ciò che riguarda gli addetti, la maggior parte delle quasi 16 mila persone occupate nell’artigianato artistico trovano impiego nell’alimentare (4.762). Seguono, tra i principali settori d’impiego, la lavorazione dei metalli (3.586 addetti), strumenti musicali e altro (2.233), la lavorazione del legno (1.215), restauro e tappezzeria (829) e lavorazione della ceramica, vetro, pietra o gomma (624 addetti). L’ampio settore dell’abbigliamento (compreso anche quello su misura) impiega quasi 660 addetti, mentre la fotografia e il design occupano circa 500 persone.

«Un settore importante dell’economia ligure – sottolinea Andrea Benveduti, assessore allo Sviluppo economico della Regione Liguria – che stiamo seguendo con attenzione attraverso il marchio “Artigiani In Liguria” e con gli incentivi regionali gestiti da Artigiancassa. Nei prossimi mesi aggiungeremo ai nostri sforzi una serie di azioni coordinate che possano essere di stimolo all’aumento della domanda interna e internazionale degli oggetti di qualità, prodotti dalle nostre imprese liguri di eccellenza».

«Vivace, a elevata specializzazione e ad alto contenuto professionale – commenta il presidente di Confartigianato Liguria, Giancarlo Grasso – l’artigianato artistico ligure, oltre a creare l’identità della nostra regione e a rappresentare la nostra creatività e la nostra tradizione, apprezzate sempre di più anche all’estero, crea occupazione e valore economico, culturale e sociale. Apprezziamo, per questo, l’impegno della Regione Liguria che, attraverso adeguate misure di promozione e di sostegno economico, non smette di valorizzare un settore fondamentale per l’economia del nostro territorio».

Infine, uno sguardo alle province: Genova conta il maggior numero di microimprese (3.546) e di addetti (8.383), che incidono le une per il 15,7% sul totale dell’artigianato provinciale, gli altri per il 19,7%. Segue Savona, con ben 1.404 realtà attive (il 16% del totale) e 3.076 addetti (il 19,5% del totale in provincia). Imperia conta 1.053 realtà dell’artigianato artistico (incidono per il 14,8% sull’intero artigianato provinciale), con 2.212 occupati (il 17,3% di tutti quelli attivi nell’artigianato imperiese). Infine, La Spezia: in provincia si contano 893 microimprese dell’artigianato artistico e 2.281 addetti, che incidono, rispettivamente, per il 17,1% e per il 20,7% sui corrispettivi totali provinciali.

* Si tratta della suddivisione 32.2-Fabbricazione di strumenti musicali, 32.4-Fab. di giochi e giocattoli, 32.50.5-Fab. di armature per occhiali; montatura in serie di occhiali comuni, 32.91-Fab. di scope e spazzole, 32.99.2-Fab. di ombrelli, bottoni, chiusure lampo, parrucche e affini, 81.3-Cura e manutenzione del paesaggio e 32.99.9-Fab. di altri articoli n.c.a.

** L’indice di specializzazione equivale al rapporto percentuale fra il numero degli addetti nelle imprese del settore dell’artigianato artistico nel territorio diviso il totale degli addetti dell’artigianato artistico del territorio e il numero degli addetti nelle imprese del settore dell’artigianato artistico in Italia diviso il totale degli addetti dell’artigianato artistico in Italia.

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