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È stato presentato ieri a Roma il Rapporto Rifiuti Urbani Edizione 2020 (qui è possibile vedere il video completo dell’evento). Giunto alla sua ventiduesima edizione, il rapporto è frutto di una complessa attività di raccolta, analisi ed elaborazione di dati da parte di Ispra, l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, a cui contribuiscono anche le diverse componenti di Snpa, il Sistema nazionale di cui Arpal fa parte.

L’Edizione 2020 fornisce i dati, aggiornati all’anno 2019, sulla produzione, raccolta differenziata, gestione dei rifiuti urbani e dei rifiuti di imballaggio, compreso l’import/export, a livello nazionale, regionale e provinciale. Riporta, inoltre, le informazioni sul monitoraggio dell’Ispra sui costi dei servizi di igiene urbana e sull’applicazione del sistema tariffario (qui comunicato nazionale e approfondimenti).

Dai dati contenuti nel Rapporto Rifiuti Urbani 2020, in Liguria nel 2019 si riscontra una riduzione di circa un punto percentuale della produzione di rifiuti urbani, coerente con gli obiettivi regionali: adesso ammontano a circa 820.000 t/anno.

Nella nostra regione migliora anche la percentuale di raccolta differenziata, pari al 53,43% e continua a crescere il numero di Comuni che raccolgono oltre il 65% dei rifiuti urbani in maniera differenziata: sono 120, compresa la città della Spezia, miglior capoluogo di provincia con il 73.9%. 

È dal 2006, prima con il “censimento RU” e – negli ultimi 4 anni – con l’applicativo ORSo (Osservatorio Rifiuti Sovraregionale), che Arpal annualmente rende disponibili sia i dati relativi alla produzione di rifiuti urbani suddivisi per Comune/Unione di Comuni, sia i costi di gestione dei rifiuti urbani. La legge 20/2006 infatti all’art. 36 istituisce l’Osservatorio Regionale sui Rifiuti (ORR) e all’art. 11 ne affida ad Arpal il ruolo di gestore.  

Questa attività, concentrata per lo più fra marzo e giugno, inizia con il supporto ai 234 Comuni liguri per il caricamento dei dati nel sistema ORSo, include l’attento processo di verifica di congruenza e correttezza del dati caricati, porta al rilascio delle attestazioni dei risultati raggiunti e ratificati a Giugno con l’emanazione della delibera regionale, che sancisce la percentuale di raccolta differenziata e il tasso di riciclaggio raggiunti ogni anno da ciascuna Amministrazione. 

A completare il quadro delle informazioni relative alla gestione dei rifiuti concorrono le attività che Arpal svolge in qualità di sezione regionale del catasto rifiuti. Infatti tramite le elaborazioni dei dati contenuti nelle dichiarazioni MUD presentate dai Soggetti obbligati, Arpal fornisce ad Ispra, che cura la redazione del Rapporto Rifiuti Urbani, una fotografia aggiornata all’anno solare precedente della situazione impiantistica ligure. 

c.s.

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