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Nel pomeriggio di ieri, intorno alle ore 18, la Sala Operativa inviava una pattuglia in via San Lazzaro nei pressi del Parco Urbano, in quanto il richiedente riferiva di aver fermato un soggetto che stava transitando a bordo della bicicletta rubata a suo fratello una settimana prima.

Gli operatori trovavano sul posto il ragazzo che aveva contattato il 112 insieme ad un giovane straniero di origine nord africana.

Il primo spiegava ai poliziotti di aver riconosciuto subito e “senza ombra di dubbio” la bicicletta rubata al fratello una settimana prima e che, pertanto, dopo aver rincorso lo straniero lo bloccava e chiedeva l’intervento della Polizia di Stato. Descriveva poi agli agenti i segni della bicicletta che lo avevano persuaso trattarsi di quella del fratello: modello e colori (mountain bike nera con adesivi verdi), mancanza delle manopole del manubrio, alcuni graffi sulla canna in corrispondenza di una scritta e un problema al cambio che rendeva difficile l’inserimento della prima marcia.

I descritti particolari venivano tutti riscontrati sulla bicicletta.

Mentre sul posto interveniva la madre del ragazzo richiedente, la quale riconosceva anch’essa la bicicletta, il giovane straniero non era in grado di fornire spiegazioni in merito al possesso della stessa, non spiegando né dove l’aveva acquistata né a quale prezzo.

Quest’ultimo veniva pertanto accompagnato negli uffici della Questura, ove, dopo essere stato identificato, giovane cittadino del Gambia, nato nel 1999 e con una pendente richiesta di protezione internazionale, veniva denunciato per il reato di ricettazione.

La bicicletta veniva restituita dai poliziotti al legittimo proprietario, un giovane di 13 anni che l’aveva ricevuta in dono questa estate come regalo per la fine della terza media.

c.s.

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