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Genova. La Polizia di Stato di Genova ha denunciato una 14enne serba per furto e due donne genovesi per favoreggiamento reale. Nei giorni scorsi la ragazza ha rubato una borsa, contenente denaro e carta di credito, intrufolandosi nel retro di una farmacia. Immediatamente avvisati dalla titolare dell’esercizio, i poliziotti del Commissariato Sestri hanno visionato le telecamere riconoscendo subito la giovane, spesso dedita insieme alla madre, a furti nel quartiere.

Gli agenti hanno iniziato pertanto a perlustrare la zona, certi che la minore fosse ancora nei paraggi: difatti dopo poco gli “alert” di utilizzo della carta di credito della farmacista hanno segnalato un acquisto da 1200 euro in un’ oreficeria di Sestri. All’arrivo dei poliziotti la ragazzina era già sparita, ma un’intuizione ha fatto pensare loro che si potesse trovare a Campi, zona commerciale, per tentare qualche altro acquisto. La giovane è stata individuata e fermata in via Renata Bianchi, con sé non aveva nulla, ma ha ammesso il furto e ha fatto ritrovare la borsa rubata.

La titolare e la commessa della gioielleria sono state denunciate per aver effettuato una vendita di consistente valore senza verificare l’identità della ragazza, palesemente minorenne e dall’accento slavo, e la titolarità della carta di credito, intestata, peraltro, alla titolare della farmacia accanto, persona conosciuta dalla maggior parte degli esercenti di via Sestri. I numerosi tentativi di pagamento, sino a quello andato a buon fine, avrebbero dovuto insospettire il personale dell’oreficeria, che invece ha anche indirizzato la ragazza all’acquisto di un monile il cui prezzo potesse essere compatibile con quanto erogato dalla carta di credito.

Nei confronti della titolare della gioielleria è stata altresì disposta dal Questore la sospensione della licenza vendita preziosi.

Sempre a Genova, i poliziotti del Commissariato Chiavari, sempre attivi nel contrasto allo spaccio di droga e vigili sul territorio, hanno denunciato un 32enne ecuadoriano per il reato di detenzione di sostanza stupefacente ai fini dello spaccio.

L’uomo, da qualche tempo, aveva avviato una piccola attività di cessione di droghe “leggere” che però non era passata inosservata ai residenti della zona i quali hanno allertato i poliziotti del Commissariato. Ieri sera, dopo un lungo appostamento, gli agenti hanno proceduto alla perquisizione domiciliare del 32enne rinvenendo e sequestrando due arbanelle in vetro ed un involucro contenenti marijuana, per un peso complessivo di circa 60 grammi, un bilancino di precisione e alcuni fogli “contabili” riportanti nominativi e relativi importi. Il giovane che vive nell’appartamento con moglie e figli minori, ha ammesso l’attività illecita e ha provato a giustificarsi col fatto che è privo di occupazione lavorativa.

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