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Genova. SIAP – Sindacato Italiano Appartenenti Polizia, audito in Consiglio Regionale dalla Prima Commissione Affari Generali, per il D.D.L. 109: “Modifiche alle leggi regionali 24 dicembre 2004, n. 28 (Interventi regionali per la promozione di sistemi integrati di sicurezza) e 1 agosto 2008, n. 31 (Disciplina in materia di polizia locale)”, chiede che i questori delle province ligure vengano inseriti nel tavolo regionale per la sicurezza integrata e la sicurezza urbana.

«Un riconoscimento all’attività sindacale svolta da anni sul territorio regionale sulle politiche della sicurezza, – ha affermato il segretario SIAP Roberto Traversoche ha sottolineato la necessità di rafforzare l’attività investigativa.»

«La legge regionale oggetto di modifica attinge a piene mani dal DECRETO-LEGGE 20 febbraio 2017, n. 14 Disposizioni urgenti in materia di sicurezza delle città il quale ha individuato e differenziato l’importanza ed il valore sociale della Sicurezza integrata e della Sicurezza urbana sul territorio nazionale. – ha spiegato Traverso – L’intervento del SIAP si è fortemente concentrato sui pareri congiunti depositati dal Segretario Generale SIAP Nazionale Tiani e del Segretario Nazionale ANFP Letizia sul contenuto del nuovo testo unificato di numerose proposte di legge inerente le disposizioni per il coordinamento in materia di politiche integrare per la sicurezza e di polizia locale. Infatti riteniamo che il nuovo testo dell’art.2 della legge regionale nr.28 del 24 dicembre 2004, che prevede la sostituzione della Consulta con il Tavolo regionale per la sicurezza integrata e la sicurezza urbana, sia un importante strumento tecnico ma naturalmente anche politico che a nostro parere non può assolutamente privarsi della presenza dei quattro questori delle province liguri, essendo gli unici titolari della potestà di emanare le ordinanze per la tutela dell’ordine e la sicurezza pubblica.»

«A rafforzare con un esempio la fondatezza della nostra richiesta, annoveriamo quanto già evidenziato dal SIAP in questi giorni in merito alla recentissima inaugurazione della nuova centrale operativa della Polizia locale che, come noto, è stata realizzata dal Comune di Genova con i fondi stanziati a favore del Ministero dell’Interno attraverso il Decreto Sicurezza del 2018. Ebbene, se si fosse attuato un preventivo coordinamento locale istituzionale (previsto tra l’altro dal DL 14/2/2017 n.24) si sarebbe evitato un evidente corto circuito che renderà disagevole il pieno utilizzo delle potenzialità avveniristiche della nuova centrale della Polizia Locale, viste le condizioni tecnicamente obsolete e logisticamente disastrate della Centrale Operativa della Questura di Genova che, naturalmente, si trova ad un livello d’intervento tecnico decisionale superiore, rispetto a quello della Centrale della Polizia Locale. (Circostanza esplicitata nella relazione introduttiva presentata dalla Prima Commissione regionale ove cita testualmente: “È bene premettere innanzitutto che la materia dell’ordine pubblico e della sicurezza, con esclusione della polizia amministrativa locale, appartiene alla competenza legislativa esclusiva dello Stato”. Pertanto, se il Sindaco Bucci avesse preventivamente condiviso il progetto con il Questore, – ha concluso il segretario SIAP – probabilmente oggi con gli stessi fondi avremmo una centrale all’avanguardia a disposizione di chi garantisce sicurezza ai cittadini, rispettando le competenze in materia di sicurezza sul territorio, così come previsto dalla normativa vigente.»

c.s.

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