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I finanzieri delle Compagnie di Ventimiglia e di Imperia, nel corso dei continui servizi presso il confine di Stato, hanno intercettato un corriere di sostanze stupefacenti e fermato un latitante evaso dagli arresti domiciliari.

In una prima occasione i militari hanno fermato un autobus di linea spagnolo diretto a Milano.

Dopo aver esaminato la lista dei passeggeri, i militari hanno fatto scaricare i bagagli custoditi nel bagagliaio e li hanno passati in rassegna con l’aiuto del cane antidrogaBacon, un labrador maschio di 6 anni. Non è stato difficile perBaconsegnalare tra le valigie e i borsoni untrolleydi color marrone, di proprietà di un ragazzo di 24 anni, originario del Gambia.

All’interno del trolley, sotto montagne di polvere di caffè, usata per cercare di sviare il fiuto dei cani, sono stati trovati tre grandi sacchi di cellophane sottovuoto con all’interno 9,7 kg di Marijuana. Il ventenne, senza fissa dimora, avrebbe ricevuto la valigia da un connazionale nella città catalana di Lleida con il compito di portarlo aMilano.

Tutta la sostanza stupefacente è stata sequestrata e l’uomo, arrestato in flagranza del reato di traffico internazionale di sostanze stupefacenti, è stato condotto in carcere a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

In un secondo intervento è stata fermata e controllata un’automobile francese alla cui guida era un quarantenne di origini serbe, da oltre 8 anni residente in Italia, nella provincia di Bologna.

Una volta identificato il fermato che dichiarava di essere diretto in Serbia, i militari si sono resi conto che aveva numerosi precedenti per furto, furto aggravato e immigrazione clandestina e che la patente di guida italiana esibita per il controllo eracontraffatta.

Ma soprattutto le Fiamme Gialle hanno scoperto che su di lui pendeva un mandato di cattura emesso nell’agosto dell’anno scorso dall’autorità giudiziaria bolognese perché evaso dagli arresti domiciliari ai quali era sottoposto.

Il cittadino serbo è stato condotto presso la casa circondariale di Sanremo a disposizione dell’Autorità giudiziaria che lo ricercava e lo ha denunciato anche per “uso di atto falso”.

c.s.

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