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Savona. I Finanzieri del Comando Provinciale di Savona, nell’ambito di una generale intensificazione degli interventi ispettivi finalizzati a verificare la corretta erogazione dei sussidi pubblici, condotta su tutto il territorio provinciale, hanno sottoposto a controllo diversi soggetti, denunciando all’Autorità Giudiziaria o sanzionando amministrativamente, a seconda dell’importo ricevuto, 8 persone, che sono risultate percepire illecitamente il reddito di cittadinanza, di cui al D.L. nr. 4/2019.

Diverse e variegate le situazioni irregolari rilevate dalle Compagnie di Savona e Albenga: in un caso, una donna italiana di 65 anni, risultata da successivi accertamenti beneficiaria del reddito di cittadinanza, è stata sorpresa a vendere merce nel banco di un mercato. Alla 65enne, non regolarmente assunta, è stata contestata una sanzione amministrativa per indebita percezione di erogazioni pubbliche. Al datore di lavoro, un ambulante extracomunitario, è stata invece comminata la c.d. maxisanzione prevista per l’utilizzo di dipendenti “in nero”, maggiorata per aver impiegato un percettore del reddito di cittadinanza.

In due casi, i beneficiari del sussidio si erano “dimenticati” di segnalare un componente del proprio nucleo familiare ed il reddito da questi percepito, elemento che avrebbe precluso ai richiedenti l’accesso al beneficio. Uno dei percettori, una 32enne rumena, è stata sanzionata amministrativamente, mentre l’altro, un 35enne marocchino, è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria, avendo superato la soglia di punibilità prevista dal codice penale.

Il sostegno economico era stato richiesto anche da una donna che accudiva abitualmente persone ricoverate presso nosocomi della provincia, dietro compenso che ben si guardava dal dichiarare al Fisco. La 56enne, italiana, è stata sanzionata amministrativamente per l’indebita percezione di erogazioni pubbliche.

Anche un fortunato giocatore aveva chiesto ed ottenuto il reddito di cittadinanza, omettendo di dichiarare nell’istanza presentata all’INPS somme per oltre 54 mila euro, vinte nei siti on-line tra il 2017 ed il 2019. L’uomo, un 45enne italiano, è stato segnalato all’Autorità Giudiziaria per aver omesso di comunicare le dovute informazioni sulle variazioni del proprio reddito e patrimonio.

Una 50enne italiana, aveva invece “ritoccato” al ribasso il valore degli immobili posseduti, per rientrare nei limiti previsti per l’erogazione del reddito di cittadinanza. Un’altra ha omesso di dichiarare il patrimonio immobiliare posseduto negli anni 2019 e 2020 ed i proventi di una vendita immobiliare perfezionata nel 2019. Le due donne sono state denunciate per aver reso dichiarazioni false nell’istanza tendente ad ottenere il sussidio pubblico.

Ad una donna egiziana, infine, è stato contestato di non aver incluso nel proprio patrimonio la somma di oltre 10 mila euro, di cui aveva la disponibilità come accertato nel corso di un controllo ad opera dei Finanzieri presso l’aeroporto di Malpensa, dal quale si accingeva a partire verso il Paese di origine portando con sé l’intera somma in contanti. La donna, 58enne, è stata denunciata all’Autorità Giudiziaria per aver reso dichiarazioni false nell’istanza tendente ad ottenere il sussidio pubblico.

Per tutti è scattata la segnalazione all’INPS per la revoca del beneficio e recupero delle somme indebitamente corrisposte, per un ammontare complessivo di oltre 60 mila euro.

L’attività di servizio testimonia il costante impegno della Guardia di Finanza di Savona nel contrasto agli illeciti perpetrati nel settore della spesa pubblica e mira a controllare il corretto impiego delle risorse pubbliche, assicurando che l’accesso ad agevolazioni o esenzioni avvenga a favore di coloro che ne hanno effettivamente diritto e bisogno.

c.s.

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