Genova: acquistano merce contraffatta. Sanzionati.
Sanzionato diversi cittadini genovesi che compravano merce contraffatta da venditori abusivi di origine extracomunitaria utilizzando l’applicativo denominato “WhatsApp”.
La Guardia di Finanza nell’ambito dei servizi di contrasto al fenomeno della vendita di prodotti con marchio contraffatto, ha sanzionato diversi cittadini genovesi che compravano merce contraffatta da venditori abusivi di origine extracomunitaria utilizzando l’applicativo denominato “WhatsApp”.
Le contestazioni amministrative sono state effettuate in seguito all’analisi dei dati relativi all’utenza in uso ad uno dei tre extracomunitari tratti in arresto lo scorso dicembre per aver aggredito i finanzieri in servizio di Ordine e Sicurezza Pubblica presso l’Area Expo/Porto Antico a Genova.
In particolare, gli accertamenti tecnici hanno consentito di identificare gli acquirenti, tutti di nazionalità italiana e residenti a Genova, di reperire le immagini inerenti capi ed accessori di abbigliamento contraffatti, di acquisire le conversazioni effettuate in “chat” concernenti la preliminare contrattazione (richiesta di prodotti contraffatti con l’indicazione dei dettagli) e comprovanti l’avvenuta conclusione della “compravendita” con consegna dei prodotti contraffatti presso l’Area Expo/Porto Antico a fronte del prezzo pattuito.
Agli acquirenti è stato contestato di aver acquistato oggetti aventi caratteristiche tali da far ritenere “evidente” la falsità del marchio per cui è stata contestata agli stessi una sanzione amministrativa pecuniaria che varia da un minimo di € 100 fino ad un massimo di € 7.000.
Per tale sanzione è prevista la possibilità di avvalersi della facoltà di definire immediatamente il contesto pagando, in misura ridotta, l’importo di € 200, pari al doppio della sanzione minima prevista dalla legge.
c.s.
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