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Un documento con proposte sui temi più significativi per il futuro dell’Italia – dalla salute e servizi socio-assistenziali al lavoro, dalla scuola alle infrastrutture, dai trasporti alla cultura e turismo – come contributo delle cooperative al rilancio del Paese nel segno dei valori che da sempre ispirano il loro agire imprenditoriale.

Lo hanno inviato al Presidente del Consiglio ed ai Ministri il Presidente dell’Alleanza delle Cooperative, Mauro Lusetti, e i Copresidenti Maurizio Gardini e Giovanni Schiavone, chiedendo di avviare un confronto in tempi rapidi a partire dagli attuali provvedimenti per fronteggiare l’emergenza, ma anche in vista della definizione dei progetti che potranno avvalersi delle risorse del Recovery Plan.

I Presidenti delle Associazioni riunite nell’Alleanza, ricordando il ruolo svolto dalla cooperazione per contribuire alla tenuta complessiva del Paese nei mesi del lockdown e ribadendo la disponibilità a concorrere al rilancio del Paese, esprimono «la convinzione che la situazione attuale debba essere affrontata con il contributo di tutti, ad iniziare dalle organizzazioni della rappresentanza, per definire le scelte più idonee a dare risposta ai gravi problemi che investono la vita sociale ed economica e delineare un percorso per uscire rapidamente dalla crisi nel segno della coesione e di uno sviluppo sostenibile».

Per questo, a partire dall’evidenza che lo Stato da solo non è in grado di dare risposte alle nuove emergenze, anche in settori cruciali come la salute e la scuola, è necessario rafforzare, anche in fase di co-progettazione, politiche di partnership tra Pubblico e privato, in grado di «valorizzare l’apporto di tutte le competenze e delle forze economiche e sociali».

In questo momento è fondamentale alleggerire la pressione sugli ospedali attraverso i Covid hotel per isolare i pazienti in quarantena ed evitare il dilagare dei contagi, così come appare strategico rafforzare l’assistenza domiciliare. Rendere rapidi ed efficaci i servizi garantendo il distanziamento. Così come per contenere gli assembramenti sui mezzi di trasporto pubblico occorre promuovere forme di integrazione tra trasporto pubblico e operatori privati.

L’Alleanza richiede che «le risorse del Recovery Plan, a fronte dell’orientamento che si sta proclamando verso poche linee strategiche, non siano poi destinate a sostenere unicamente solo ingenti progetti infrastrutturali o industriali promossi da grandi player. L’importante sforzo che l’Unione europea sta impostando, infatti, deve contribuire e tendere alla ricostruzione economica, ma anche ad affrontare la questione sociale aperta dal perdurare della crisi. È una priorità, infatti, che l’attuale situazione non concorra all’ampliamento delle diseguaglianze e al peggioramento delle fratture sociali, territoriali, generazionali che già attraversavano il paese, dedicando ad esempio una maggiore attenzione ai temi del Sud, implementando il piano per il SUD 2030».

«L’attenzione ai progetti di qualità espressi dal mondo della cooperazione e delle piccole e medie imprese – conclude l’Alleanza – consentirà di evitare l’ulteriore concentrazione della ricchezza e l’allargamento delle disuguaglianze sociali ed economiche tra territori e tra fasce di popolazione che anche il Covid ha purtroppo drammaticamente peggiorato. Solo in questo modo potremo arginare la pesantissima crisi economica che sta avendo effetti drammatici sull’economia reale e sta accentuando la lacerazione sociale e la divisione tra le persone, con una crescita di povertà diffusa nel Paese».

c.s.

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