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Nel corso del cantiere è inoltre prevista l’installazione di una centralina di rilevamento dei dati dei livelli inquinanti.

Sviluppo Genova ha sottoscritto con l’appaltatore (ATI Consorzio Stabile A.L.P.I. S.c.a.r.l. – Euroambiente S.r.l.) il contratto di appalto per la realizzazione del cosiddetto giardino lineare. Si tratta di un intervento che prevede l’allestimento di un’amplia area verde suddivisa in diverse zone omogenee: il giardino dei deserti, le erbe delle praterie, i fiori del nuovo mondo, colori e profumi mediterranei, l’oliveto ligure, il giardino esotico e la rotatoria. Una consecuzione di ambienti, differenti tra loro e identificabili da caratteri vegetali variabili. “Tutto questo – spiegano i progettisti – consentirà al visitatore/fruitore di percepire diversità ambientale pur percorrendo un lungo tratto di percorso lineare. Altro obiettivo è quello di creare una varietà tra una zona e l’altra cercando di restituire al visitatore occasioni di novità e stupore”.

Al fine di controllare e minimizzare gli impatti del cantiere, l’azienda appaltatrice ha firmato un accordo con Rete Clima che si occuperà del calcolo del carbon footprint (l’impronta di carbonio) prodotto dal cantiere. Carbon footprint è una misura che esprime il totale delle emissioni di gas ad effetto serra associate direttamente o indirettamente ad un prodotto, ad un’organizzazione o ad un servizio.

Rete Clima, nell’ambito del proprio percorso emissioni CO2 zero, svolge progetti rivolti all’attuazione di una filiera di quantificazione, riduzione e compensazione (carbon offset) della carbon footprint (impronta di carbonio) di Aziende, P.A. e cittadini.

A partire da queste azioni di valutazione e di gestione delle emissioni di gas serra dei privati e delle Organizzazioni Rete Clima® supporta una corretta ed efficace comunicazione ambientale delle azioni di carbon management intraprese.

Nel corso del cantiere è inoltre prevista l’installazione di una centralina di rilevamento dei dati dei livelli inquinanti. “Il dispositivo – è stato spiegato durante l’incontro – sarà costantemente collegato con un centro di elaborazione al fine di monitorare le emissioni derivanti al cantiere. Si tratta di un’iniziativa di indubbio valore – ha sottolineato Franco Floris – tanto che si potrà affermare che il cantiere del giardino lineare avrà un impatto zero”. Eventuali superamenti delle soglie saranno subito indagate e si valuterà quindi la causa al fine di favorire il ritorno delle condizioni ottimali.

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