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Un grande progetto per valorizzare le origini del jeans. Ieri la presentazione al Galata Museo del Mare.

GenovaJeans è un grande progetto del Comune di Genova, ideato e diretto da Manuela Arata, che nel prossimo mese di maggio vedrà la prima edizione dell’omonima manifestazione annuale, dalla quale nascerà la Via del Jeans: un percorso commerciale, culturale e turistico che si snoderà tra via Pré, via del Campo e via San Luca, con l’obiettivo di valorizzare queste strade dove, fin dall’antichità, il jeans veniva prodotto e utilizzato.

Oltre al sindaco Marco Bucci, agli assessori Paola Bordilli (Commercio e Artigianato), Simonetta Cenci (Urbanistica e Progetti di riqualificazione), Laura Gaggero (Turismo e Marketing territoriale) e ai rappresentanti di Liguria International, erano presenti aziende del settore che, durante la mattinata, sono state accompagnate dal vice sindaco Pietro Piciocchi e dagli assessori Bordilli e Gaggero nella futura Via del Jeans, nella quale il Comune vuole incentivare nuove attività commerciali e artigianali per utilizzare le numerose vetrine vuote, mentre gli altri spazi disponibili ospiteranno esposizioni permanenti che, di anno in anno, potranno costituire il museo diffuso del jeans.

Quella del jeans è infatti una storia molto italiana: già dal ‘400 Genova esportava in tutta Europa il noto fustagno blu, contrassegnandolo con la scritta “Gênes” che gli inglesi storpiavano in “jeans” o “jean”. Dopo la grande diffusione sul mercato americano lanciata da Levi Strauss, occorre ricordare che il jeans deve la sua consacrazione sull’altare del fashion alla produzione italiana degli anni ’60 del secolo scorso, che lo ha definitivamente connotato come capo imprescindibile in qualunque guardaroba.

Il Comune ha proposto alle aziende di entrare nel progetto, costituendo un comitato promotore che lanci una call per progetti a livello internazionale e condivida, quindi, tutta l’impostazione della manifestazione. Genova ha dimostrato che lo sa fare: ha una forte vocazione internazionale, è un territorio neutrale, non avendo aziende sul jeans in concorrenza tra loro, e ha una capacità tecnologica/innovativa che può dare un sostegno importante al jeans made in Italy.

Alla presentazione di ieri sono intervenuti Livia Firth, creatrice del Green Carpet alla fashion week di Milano, che con la sua agenzia EcoAge promuove il tema della sostenibilità, Andrea Rosso, ambasciatore della sostenibilità di Diesel e Alberto Candiani che ha scommesso da subito sulla partnership con Genova e che della sostenibilità nella produzione dei tessuti è pioniere assoluto. E ancora Ursula Casamonti, che dalla sua galleria di Londra TornabuoniArt ha realizzato il progetto ArteJeans e Alberto Anfossi, segretario generale della Fondazione Compagnia di San Paolo.

Il progetto di riqualificazione urbanistica “Pré-visioni” ha trovato un fil bleu, che tra l’altro coincide con il nuovo “percorso blu” che guida i turisti nel centro storico medievale. Con lo slogan “GenovaJeans. Invented here” la Carnaby Street genovese si popolerà di esposizioni, temporary shops, sfilate, spettacoli, conferenze ed eventi organizzati insieme ai produttori di questo abbigliamento cult per tutte le generazioni.

GenovaJeans sarà l’evento italiano specializzato nell’innovazione sostenibile del settore, e coinvolgerà i consumatori in un percorso di qualità e di rispetto dell’ambiente che sempre più caratterizza il jeans made in Italy. Ogni anno la manifestazione – a partire dai magnifici Teli della Passione conservati al Museo Diocesano – arricchirà il patrimonio di arte e testimonianze storiche del jeans in città, trasformandola in un museo diffuso, unico a livello internazionale.

L’evento GenovaJeans ha come straordinaria anteprima la mostra ArteJeans, attualmente esposta al Museo d’Arte Contemporanea di Villa Croce, nell’ambito di Autunno Blu a cura di Anna Orlando.

Da un’idea di Ursula Casamonti, proprietaria e fondatrice di Tornabuoni Art London, e Francesca Centurione Scotto, ambasciatrice di Genova nel mondo, ArteJeans nasce come associazione per supportare il progetto GenovaJeans, attraverso una call rivolta ad artisti nazionali e internazionali, che sono stati invitati a donare i loro lavori al Comune di Genova per la creazione di un nucleo di opere contemporanee destinate al futuro Museo del Jeans.

Gli artisti, selezionati dal comitato critico composto da Ilaria Bignotti, Luciano Caprile, Laura Garbarino sono: Alberto Biasi, Henrick Blomqvist, Enzo Cacciola, Pierluigi Calignano, Roberto Coda Zabetta, Maurizio Donzelli, Ettore Favini, Goldschmied & Chiari, Riccardo Guarneri, Emilio Isgrò, Ugo La Pietra, Marco Lodola E Giovanna Fra, Carolina Mazzolari, Ugo Nespolo, Giovanni Ozzola, Gioni David Parra, Francesca Pasquali, Pino Pinelli, Fabrizio Plessi, Gianni Politi, Laura Renna, Marta Spagnoli, Serena Vestrucci, Gianfranco Zappettini.

Gli artisti si sono dovuti cimentare con una tela jeans di 200 x 180 cm, offerta dal partner della manifestazione Candiani, liberamente interpretandola e trasformandola in opere d’arte che scendono nell’essenza “blue” più intima della città. Le loro 24 opere, generosamente donate alla città, costituiscono la mostra ArteJeans: storia di un mito nelle trame dell’arte contemporanea.

Nell’ambito della giornata dedicata al jeans, ieri mattina si è svolto un grande evento benefico al quale ha partecipato l’assessore alle Politiche culturali Barbara Grosso. L’iniziativa è stata organizzata da ArteJeans London, St George’s Club e da un comitato promotore, al quale hanno partecipato 25 ambasciatrici di Genova nel mondo, in collaborazione con il Comune di Genova e con la Fondazione Francesca Rava-NPH Italia Onlus.

Durante l’evento, allietato dalla musica del violoncellista Giovanni Ricciardi e del violinista Andrea Cardinale, si è svolta un’asta con le opere degli artisti Enzo Cacciola e Gioni David Parra e della fotografa Simona Gasperini, il cui ricavato servirà a sostenere GenovaJeans e il progetto della Fondazione Francesca Rava, Noi non siamo indifferenti, noi facciamo la differenza, rivolto a minori con famiglie indigenti o ospitati in comunità e case famiglia, a Genova assistiti presso il presidio pediatrico e ambulatorio odontoiatrico gratuito “A Casa del Re”, gestito da medici volontari in via Prè.

All’evento benefico era presente Martina Colombari, volontaria e testimonial della Fondazione Francesca Rava.

c.s.

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