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Un mese di eventi in digitale, dal 1° al 4 luglio eventi e degustazioni nel centro storico.

Genova. Slow Fish, la manifestazione biennale dedicata a tutti gli ecosistemi legati all’acqua e ai loro abitanti organizzata da Slow Food e Regione Liguria, patrocinata dal Comune di Genova e sostenuta dalla Camera di Commercio di Genova, arriva alla decima edizione divenendo simbolo della ripartenza in tempi contraddistinti dall’emergenza sanitaria.

Per quest’anno è previsto un doppio programma in costante crescita, digitale e fisico, che al momento propone oltre sessanta appuntamenti. Da oggi al 30 giugno sul sito www.slowfish.it si può assistere a conferenze, food talk e a molti altri format innovativi ideati da Slow Food, il tutto disponibile gratuitamente e sottotitolato in italiano e inglese. Oltre al sito, parleranno di Slow Fish anche i social di Slow Food, Facebook, Instagram, Twitter e YouTube con #slowfish2021.

Slow Fish si conclude con quattro giorni da vivere in presenza e in sicurezza nel centro storico di Genova dall’1 al 4 luglio con espositori, aree istituzionali regionali che presentano le migliori esperienze del proprio territorio insieme a ristoratori e pescatori. Non mancheranno i partner dell’evento, i food truck e i birrifici, i laboratori del gusto e gli appuntamenti a tavola che coinvolgeranno tutta la città da piazza Caricamento a piazza della Vittoria, passando da piazza Matteotti e De Ferrari.

Come sempre il cuore di questa manifestazione lega la sua anima più gastronomica all’educazione dei cittadini di tutte le età, proponendo quest’anno una narrazione incentrata sulle connessioni tra tutti i soggetti coinvolti nei cicli dell’acqua, partendo proprio dalle buone pratiche delle comunità che hanno saputo adattarsi ai cambiamenti degli ecosistemi. Ma oggi più che mai rappresenta un segnale di ottimismo e ripartenza lanciato a tutti i soggetti partendo dal mondo della piccola pesca italiano e la rete Slow Fish a livello internazionale senza dimenticare settori come la ristorazione e l’ospitalità alberghiera, tra i più colpiti dalla crisi innescata dalla pandemia.

«Senz’acqua, dolce o salata, non c’è vita. Un messaggio al quale Genova tiene molto. Lo stesso impegno che Slow Fish porta avanti da sempre con coraggio e determinazione, e lo fa anche quest’anno organizzando un ricco programma di eventi ed iniziative, in presenza e da remoto, per spiegare a giovani e adulti l’importanza della tutela del mare e dell’ambiente», dichiara il sindaco di Genova Marco Bucci.

«È un evento che abbiamo voluto confermare con grande determinazione – afferma il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti – proprio per dare l’idea della ripartenza, di quel ‘Restart’ che campeggia nella campagna estiva della nostra regione. Sono certo che sarà un’estate straordinaria, a partire anche da Slow Fish. Si conferma la volontà di Genova e della Liguria di essere regine del mare, non solo sulla logistica, sulle crociere e sul turismo, ma anche sul fronte della biodiversità e della tradizione, di tutto quello che riguarda il rapporto dell’uomo con il mare, penso alla pesca e alla cucina tipica di questa terra. Tutto questo si troverà tra gli stand e le manifestazioni di un evento che non è solo enogastronomia, ma lega la sostenibilità , un tema caro alla ripartenza dell’Europa interna con il recovery fund, alla bellezza e alla ricchezza del nostro mare. È la prima manifestazione nazionale sul territorio di queste dimensioni: vogliamo essere attenti e rispettosi delle regole, ma anche – conclude Toti – pronti a ripartire per non perdere nessuna opportunità».

«Questa edizione di Slow Fish avrà un significato più speciale del solito perché rappresenta la ripartenza dei grandi eventi aperti alla comunità – dichiara l’assessore comunale al commercio, artigianato e grandi eventi Paola Bordilli –. Non sarà solo un’esposizione di appuntamenti e di iniziative diffuse, ma anche un grande contenitore di opportunità di promozione del nostro territorio e della filiera ittica. Con questo evento internazionale si celebrano il mare, il cibo, la cultura e l’economia puntando sulla ricerca dell’eccellenza e della sostenibilità ambientale, promuovendo innovazione e valorizzando le peculiarità delle nostre tradizioni. Genova e il suo centro storico ne saranno ancora una volta la casa ideale».

Inoltre, quest’anno Genova è il punto di riferimento per tutti i soci italiani. Infatti il 3 e 4 luglio si svolge il Congresso nazionale di Slow Food Italia, un momento importante per l’associazione per decidere insieme la linea politica, le progettualità fondamentali, la governance per i prossimi quattro anni. Abbiamo invitato nel capoluogo ligure oltre 250 delegati e ospiti provenienti da tutta Italia, mentre altri 500 delegati e tutti gli altri soci potranno seguire il Congresso collegandosi live con Genova.

«Il mare costituisce un ecosistema e una risorsa fondamentale, sia per la pesca che per la vita sul pianeta. In questa edizione particolare di Slow Fish ci concentreremo su temi sensibili quali la questione dei rifiuti e della plastica in mare, le alghe come nuova opportunità e le conseguenze del riscaldamento globale, solo per citarne alcuni – racconta Massimo Bernacchini, esponente del comitato esecutivo di Slow Food Italia –. E lo faremo seguendo il fil rouge delle connessioni fra mare e terra e mostrando le buone pratiche di piccola scala messe in atto dalle nostre comunità. Ma anche puntando i riflettori sulla disparità tra le grandi realtà economiche che hanno in pugno le risorse dei nostri mari e le difficoltà quotidiane delle realtà locali e di chi ogni giorno vive, o cerca ancora di vivere di mare, rispettandolo in tutte le forme».

«La promozione delle eccellenze, la condivisione, la salvaguardia dell’ambiente, l’educazione alimentare – spiega Alessandro Piana, vice presidente e assessore regionale alla pesca, all’agricoltura, al marketing e promozione territoriale – sono i punti di partenza di una manifestazione così legata a Genova e al nostro mare come Slow Fish. In questo contesto di ripartenza ci focalizziamo sulla valorizzazione del patrimonio ittico e sul lavoro quotidiano degli operatori di settore, con spazi più articolati dedicati alla divulgazione del nostro pescato di qualità e con iniziative che hanno visto a monte un grande lavoro organizzativo, partecipativo e di finanziamento. Il target di questa decima edizione prevede di fatto un’attiva partecipazione del comparto ligure, con l’inserimento di diversi interventi all’interno del programma delle istanze tecniche e scientifiche che intendono incidere sull’immediato futuro di gestione della blue economy, tramite linee politiche e progettuali partecipative, coronate dal Congresso nazionale di Slow Food Italia del 3 e 4 luglio».

Marco Dadamo, biologo ed esponente dell’advisory board di Slow Fish, ci ricorda come gli ecosistemi come il mare forniscano benefici per tutti noi, che possono essere più o meno visibili: «Da un lato possiamo quindi osservare come lo stato degli stock ittici stia leggermente migliorando grazie a misure di gestione adottate a livello europeo, nazionale e regionale che hanno a cuore gli ecosistemi marini. Dall’altro ci sono elementi di cui non tutti sono a conoscenza. Ad esempio non dobbiamo dimenticare come il mare sia in grado di assorbire grandissime quantità di anidride carbonica», spiega Dadamo. Basta ricordarsi come la Posidonia oceanica, ad esempio, assorba una quantità di anidride carbonica 20 volte superiore a quello delle foreste. «Ecco allora che davvero tutti dobbiamo comprendere come sia fondamentale tutelare e rispettare la risorsa mare, ma non solo: il mare è strettamente connesso con la terra e i suoi abitanti».

c.s.

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