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Nella giornata di sabato 16 giugno 2018 durante l’attività di prevenzione e repressione a difesa dell’ambiente, la Stazione CC Forestale di Zuccarello ha eseguito un sopralluogo in un’area industriale nel Comune di Cisano sul Neva (SV) dove erano in corso dei lavori all’interno di un capannone e nell’area attorno allo stesso. A seguito di approfondimenti, i militari hanno riscontrato delle irregolarità sulla gestione del materiale, infatti questo, proveniente dalla demolizione di alcune tramezze presenti all’interno del capannone venivano interrato sul sito e riutilizzato come riempimento e livellamento di un piazzale ricavato dalla costruzione di un muro prospiciente la S.P. 582 e che delimita l’area attorno al capannone. Il materiale utilizzato consistente in mattoni forati e blocchi di calcestruzzo, senza opportuno test di cessione (necessario per accertare l’assenza di sostanze inquinanti), eliminazione dei contaminanti e dei materiali estranei, nonché vagliatura e frantumazione, è considerato a tutti gli effetti un rifiuto ai sensi del D.Lgs. 152/2006 (Testo Unico Ambientale) e non può essere riutilizzato per effettuare dei riempimenti; il materiale era infatti contaminato da materiali ferrosi e derivati della plastica.

A seguito delle irregolarità riscontrate i militari hanno provveduto ad informare la Procura di Savona attivando nei confronti dei trasgressori la procedura della “Prescrizione asseverata” in collaborazione con l’A.R.P.A. Liguria.

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