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I tre malviventi erano fuggiti in auto facendo perdere le proprie tracce.

Da sabato notte per i Carabinieri era scattata una caccia all’uomo nell’Albenganese a seguito di una violenta aggressione subita da un villanovese di 46 anni, che a Lusignano, frazione di Albenga, era rimasto gravemente ferito e abbandonato sul ciglio della strada.

Sono tre maghrebini, un 31enne e due 24enne, i responsabili identificati ed indagati al termine degli accertamenti dai Carabinieri della locale Stazione, i quali avevano picchiato selvaggiamente l’italiano per poi allontanarsi dopo aver lasciato a terra agonizzante. La vittima, tuttora ricoverata presso il reparto di ortopedia dell’ospedale Santa Corona di Pietra Ligure, per la frattura di tre costole, un braccio rotto e lesioni all’orbita oculare dovrà sottoporsi ad un intervento chirurgico.

I contorni della vicenda non erano volutamente stati diffusi dai carabinieri della locale compagnia anche per non compromettere l’esito delle indagini.

L’aggressione era sfociata dopo una lite a Lusignano, poco dopo la mezzanotte, quando la vittima stava rientrando a casa dopo una serata tra amici in una vicina trattoria. Sono stati proprio loro, attratti dalle urla strazianti del loro amico, a ritrovarlo riverso a terra e malconcio. Degli aggressori nessuna traccia. Nessuno li conosceva o sapeva quale potesse essere il movente di una così efferata a gratuita aggressione.

L’unica pista da poter seguire era quella lasciata delle tracce telefoniche. È appunto da quel momento sono iniziate le indagini dei militari dell’Arma sia attraverso la ricostruzione dell’episodio fornito dall’uomo sia attraverso l’analisi degli elementi raccolti sulla scena del reato.

I tabulati davano conto di una utenza telefonica il cui reale utilizzatore è stato rintracciato nel cuneese in collaborazione con i Carabinieri della Stazione di Canale (CN). Poi, uno ad uno, sono stati ascoltati dal maresciallo, davanti al quale i tre responsabili non hanno potuto far altro che ammettere le contestazioni mosse nei loro confronti.

È per “futili motivi”, il movente del gesto esecrabile ai danni del giovane villanovese.

In sostanza pare che il mal capitato abbia violentemente affrontato uno dei tre che stava facendo i bisogni sulla strada. A quel punto la reazione è stata brutale.

I militari della Compagnia ingauna, al termine degli accertamenti hanno contestato ai tre marocchini, tutti risultati regolari sul territorio nazionale (due incensurati) le accuse di concorso in lesioni personali aggravate.

Sono ancora in corso approfonditi accertamenti per capire se è addebitabile ai tre anche il reato di rissa aggravata.

c.s.

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