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36 ore. Questo è l’intervallo tra il primo e il secondo arresto che ha visto protagonista il pusher 39 enne marocchino, bloccato nuovamente durante un pattugliamento di militari della Sezione Radiomobile, domenica mattina mentre stava spacciando nello stesso identico posto.

Al termine dell’udienza di sabato mattina per la convalida del primo arresto, avvenuto venerdì 6 dicembre di sera, il marocchino era stato rimesso in libertà e sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo di firma giornaliera in caserma.

Probabilmente l’esperienza in camera di sicurezza e l’obbligo di firma non gli sono serviti perché si è rimesso immediatamente all’opera. Ieri mattina, domenica 8 dicembre, infatti, è stato notato e immediatamente controllato dopo cercato di evitare la pattuglia cambiando strada mentre passava. È stato proprio questo movimento sospetto, oltre al fatto che i Carabinieri sapessero bene delle sue attività di spaccio di droga, a far scattare l’ennesimo controllo.

Non è stato sufficiente al marocchino infilarsi le dosi di cocaina in bocca per nasconderle ai militari. Al termine della perquisizione, poi estesa anche alla sua abitazione di regione Avarenna, lo hanno trovato con due grammi di cocaina suddivisa in dosi, è stato dichiarato nuovamente in arresto per detenzione di droga ai fini di spaccio. Sono stati sequestrati oltre 300 euro in banconote ritenuto proveniente da “guadagno illecito”.

Oggi si celebrerà, in rito direttissimo, l’udienza di convalida dell’arresto di questo pusher, dopo neanche 36 ore dalla commissione dell’ennesimo reato in materia di droga.

c.s.

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