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Durante il trascorso Week End, nell’ambito di una mirata attività di contrastato volta a reprimere il fenomeno dei furti, in prevalenza quelli nelle abitazioni (attività che, nel periodo estivo fa registrare, proprio nei fine settimana, sensibili accentuazioni), il personale del Nucleo Operativo – Aliquota Radiomobile della Compagnia di Alassio, procedeva all’arresto, in flagranza di reato di due donne: la prima (B.S.) di nazionalità croata, anni 37, nubile, in Italia senza fissa, dimora, con precedenti di polizia per furti; la seconda (D.S.), di nazionalità francese (di estrazione slava), di anni 32, nubile, in Italia senza fissa dimora, con precedenti di polizia per furti, ritenute responsabili, in concorso, del reato di furto in abitazione.

In dettaglio, le due donne, nel pomeriggio di sabato u.s., in Andora, dopo aver “osservato” con attenzione e interesse alcune abitazioni dislocate all’interno di corpi abitativi presenti nel centro cittadino andorese, dopo aver prescelto “l’obiettivo”, mediante effrazione della porta d’ingresso di un appartamento, si introducevano all’interno del medesimo asportando: un borsello contenente la somma di euro 150,00 circa in contanti dandosi alla fuga. In questo contesto, le loro “movenze” venivano notate dal personale della Polizia Locale del posto che, con tempestività, segnalava ai Carabinieri la presenza “sospetta” delle donne. Il celere intervento dei militari dell’Arma consentiva di procedere: al fermo e identificazione delle due donne che, sottoposte a perquisizione, venivano trovate in possesso ovvero sulla persona di arnesi atti allo scasso (cacciaviti e strumenti posticci idonei e comunemente utilizzati per l’apertura di porte “blindate”). Nello stesso contesto investigativo, attraverso minuziosa ricerca e ascolto di “testimoni”, i Carabinieri risalivano all’individuazione dell’appartamento, “visitato” dalle due donne, e al rintraccio della proprietaria alla quale veniva mostrato il “bene” asportato, e il relativo contenuto, che riconosceva. Dopo aver avuto certezza della responsabilità, delle su dette, in relazione al furto in questione, alla parte offesa veniva restituito, interamente, il maltolto. In sede di accertamenti i carabinieri appuravano che a carico delle donne, risultavano “pendenti”: nei confronti della prima (B.S.): ordine di carcerazione, emesso dal Tribunale di Firenze, emesso nel dicembre dell’anno 2017, dovendo scontare la pena di mesi 4 di reclusione per i reati di evasione e possesso ingiustificato di arnesi atti allo scasso (grimaldelli e chiavi alterate), commessi in Firenze nell’anno 2012; la seconda (D.S) ordine di carcerazione emesso dal Tribunale di Firenze, emesso nel maggio dell’anno 2018, dovendo scontare la pena di anni 1 e mesi 8 di reclusione per il reato di furto aggravato, commesso in Firenze nell’anno 2012, dove utilizzava “altro nome”. Mentre la D.S. veniva trattenuta nelle camere di sicurezza di questa caserma, per essere accompagnata, nella mattinata odierna, dinanzi il Giudice Monocratico del Tribunale di Savona, per la celebrazione del rito “direttissimo”, la B.S. veniva tradotta presso la Casa Circondariale di Genova – Pontedicimo a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

Le attività di controllo dei Carabinieri della Compagnia di Alassio, di cui si è fatto cenno, continueranno e verranno ulteriormente intensificate nel corso dei prossimi week end.

c.s.

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