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Grande emozione ed entusiasmo per i ricercatori che, lungo le coste della Riviera, hanno incrociato due capodogli

Albenga. Tursiopi e capodogli regalano emozioni tra l’isola Gallinara e Imperia dove dall’inizio dell’estate sono in corso i monitoraggi del team di biologi di «Costa Balenae».

Da maggio, data di avvio del progetto «Delfini del Ponente», ad oggi sono stati fatti 23 avvistamenti di tursiope in 27 uscite. Grande emozione ed entusiasmo per i ricercatori che, lungo le coste della Riviera, hanno incrociato due capodogli lunghi almeno 15 metri. «Abbiamo visto prima un soffio, poi un altro. Pochi istanti dopo – racconta Davide Ascheri, biologo marino socio di Costa balenae e responsabile del progetto di studio dei tursiopi nel Ponente – hanno sollevato la coda per immergersi. Li abbiamo aspettati circa 30 minuti per poi riavvistarli altre tre volte. E’ insolito vedere capodogli cosi vicini alla costa».

La cosa curiosa è che i ricercatori in navigazione su un gommone hanno percepito perfettamente i click di eco localizzazione dei capodogli, che abitualmente frequentano acque più profonde. Secondo i membri del team Costa Balenae probabilmente i capodogli, anche per i numerosi “click” prodotti stavano cacciando le loro prede preferite ossia calamari. Il progetto «Delfini del Ponente», avviato quest’anno dalla cooperativa Costa Balenae, si prefigge di raccogliere informazioni sulla specie tursiope, una specie costiera quindi particolarmente vulnerabile all’impatto antropico. È il primo progetto dedicato che si svolge nelle acque del ponente, area di studio va da Ventimiglia e Capo Noli. Si avvale anche della collaborazione di ricercatori stranieri che con Costa Balenae faranno esperienze utili da inserire nei loro curriculum. «In questo mese ci affiancano nella nostra campagna di studio un ricercatore francese ed uno americano», afferma Barbara Nani presidente di Costa Balenae.

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