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L’iniziativa nasce da un’amicizia fra il dr. Alberto Razeto di Imperia, attualmente partecipante alla spedizione italiana, e il Comitato “La Donna delle Violette”.

Giovedì 19 aprile alle ore 11.00, presso la Sala conferenze dott. G. Corrado all’interno del Centro socio culturale polivalente di Villanova d’Albenga gli alunni della scuola primaria villanovese saranno in comunicazione via skype con la base Concordia in Antartide.

L’iniziativa nasce da un’amicizia fra il dr. Alberto Razeto di Imperia, attualmente partecipante alla spedizione italiana per conto dell’ENEA (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile) – PNRA (Programma Nazionale di Ricerca in Antartide) e il Comitato “La Donna delle Violette” che si prefigge, attraverso varie iniziative, la valorizzazione e la promozione del paese.

Il Comitato ha ritenuto quindi significativo invitare il plesso scolastico villanovese a vivere l’esperienza che il PNRA propone nell’ambito dell’iniziativa “Adotta Una Scuola Dall’Antartide (AUSDA).

L’entusiasmo è stato tale che tutte le classi hanno chiesto di poter partecipare cosicché domattina l’intero corpo studenti con i loro docenti e la vicaria dell’Istituto Comprensivo Albenga 2, nonché il sindaco Pietro Balestra, potranno collegarsi in video conferenza con la base italo-francese di questo continente ancora in parte inesplorato. L’evento permetterà agli alunni di porre domande di carattere scientifico e di interesse culturale cosi da poter acquisire informazioni come se fossero essi stessi ricercatori!

Villanova d’Albenga con la sua tradizione floricola

Verso la fine del 1800, alle coltivazioni floricole usuali si aggiunse quella delle viole provenienti da Ollioulles-Var, località francese ove alcuni Villanovesi si erano stabiliti apprendendone le tecniche di coltivazione. Con il trascorrere degli anni da coltivazione di “nicchia” diverrà tradizione vera e propria, rinomata ed apprezzata, tanto che il Comune ne inserisce l’immagine nel proprio stemma accanto alle torri medievali. La massima estensione della produzione si ha intorno agli anni ’20 e rimane fiorente fino agli anni ’70 quando la commercializzazione del prodotto interessa l’Italia, la Francia, la Svizzera, l’Austria e la Germania. Non solo il fiore ma anche la foglia è raccolta e inviata a Grasse, in Francia, per l’estrazione dell’essenza utilizzata nella preparazione di profumi. Con il passare degli anni questa coltivazione è stata quasi abbandonata; nonostante ciò a riconoscenza dell’importanza di tale coltura quale risorsa economica per gran parte delle famiglie villanovesi, si ricorda ancora oggi il paese di Villanova come il “Borgo delleViole”.

Il Comitato “La donna delle Violette”

Desiderando onorare le sue radici storiche e culturali con il paese di Villanova d’Albenga, lo scultore Flavio Furlani ha creato una riproduzione in gesso che ricorda una donna tra le tante Villanovesi che erano dedite alla coltura delle violette.

Il 24 febbraio 2016, in Villanova d’Albenga si costituisce spontaneamente un Comitato volto al fine di reperire donazioni per il completamento dell’opera. Il Comitato “La donna delle Violette”, oggi può annunciare di aver raggiunta la cifra necessaria per la fusione della statua in bronzo.

Tra le iniziative che questo Comitato si è prefissato per la valorizzazione del paese, il 16 novembre 2017 ha ospitato nella sua sede il citato dr. Razeto in procinto di partecipare alla XXXIII spedizione Italiana in Antartide. Allo stesso è stata consegnata un’opera di Furlani raffigurante un mazzetto di violette di Villanova d’Albenga che il dottore ha portato nella base Concordia e di questo lo ringraziamo.

c.s.

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