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Avvicinare sempre di più i giovani al teatro: è uno degli obbiettivi che si prefigge il Festival di Borgio Verezzi, che in occasione della sua 52.ma edizione, in programma la prossima estate tra luglio e agosto, proporrà due iniziative con questo scopo. Sono progetti di alternanza scuola-lavoro dedicati al coinvolgimento degli studenti, non solo in quanto spettatori di domani, ma anche nella speranza di contribuire ad insegnare ad alcuni di essi le basi di un mestiere, che potrebbe un giorno diventare la loro professione: uno di fotografia di scena con il Liceo Artistico Martini di Savona, e l’altro con il Liceo Artistico Giordano Bruno di Albenga, indirizzo Scenografia.

Già nel 2017, con Luigi Cerati, fotografo ufficiale del Festival, ha avuto inizio Fotografi a Sonagli, in collaborazione con il “Martini” di Savona: una vera e propria troupe formata da cinque ragazzi del triennio, addestrati ‘sul campo’ durante le sere di prova e di spettacolo del 51° Festival: il proposito era di fornire ai ragazzi elementi tecnici, culturali e narrativi per un confronto consapevole con il mondo della scena e della fotografia teatrale. Visto l’entusiasmo dei ragazzi e gli eccellenti risultati (a breve sarà organizzata una mostra con i lavori migliori), il progetto proseguirà anche nell’edizione 2018.

Una novità assoluta è invece la collaborazione con il “Giordano Bruno” di Albenga: i ragazzi delle classi terza e quarta, indirizzo Scenografia, avranno il compito di realizzare scene e costumi del “Purgatorio”, lo spettacolo che, dopo l’Inferno dello scorso anno, prosegue il percorso nelle Grotte di Borgio Verezzi della Divina Commedia di Dante con la compagnia “Uno sguardo del palcoscenico” di Cairo Montenotte. In questa esperienza, saranno coadiuvati dagli insegnanti e dallo stesso regista, Silvio Eiraldi. Un modo per far capire ai giovani cosa voglia dire davvero realizzare una scenografia su commissione, incontrare le idee e i gusti di un regista, organizzare lo spazio e il tempo a disposizione in funzione non di un voto, ma del vero debutto di uno spettacolo.

E non solo: per i ragazzi che ne faranno richiesta, inoltre, sempre in alternanza scuola-lavoro, il Festival di Borgio Verezzi offre la possibilità di affiancare il macchinista durante il montaggio delle scene sul palco di piazza Sant’Agostino: anche in questo caso, i ragazzi avranno la possibilità di conoscere davvero il mondo dello spettacolo, di toccare con mano quali possono essere i problemi di adattamento di uno scenografia dalla carta alla realtà, di confrontarsi con scenografi professionisti e di fama nazionale.

Commenta Renato Dacquino, il Sindaco di Borgio Verezzi: “Piazza Sant’Agostino a Verezzi, il Teatro, il Festival 2018, l’alternanza scuola lavoro, i ragazzi…. tutto questo è vita…. ricordo… fa pensare al presente e al futuro… riguarda tutti noi! È una straordinaria occasione di incontro e di crescita per tutti quelli che sono ancora “ragazzi dentro” e per i nostri giovani studenti, giovani che sanno e vogliono essere protagonisti della loro vita. Il teatro, il festival, il progetto sono la loro, e la nostra, grande occasione”.

Molto soddisfatto il fotografo Luigi Cerati: “La bella avventura dei Fotografi a sonagli, iniziata quasi per caso, si accinge a replicare. Una serie “teatrale” di fortunatissime coincidenze mi ha portato, dapprima, a incontrare Silvia Sogno, la Prof., e successivamente a ritrovarmi alla testa di un colorato gruppo, giovane, bellissimo, estremamente educato e, sorprendentemente, educabile. E non è un piccolo particolare. È stato il progetto più fortunato e riproducibile all’ infinito che mi potessi aspettare. Formula semplice: mi è bastato narrare loro le mie esperienze personali nell’ambito della fotografia di scena teatrale, adattandole alle situazioni che avremmo affrontato durante la stagione del Festival, alleggerendoci del bagaglio tecnico, puntando l’ attenzione sulla partecipazione ad un evento collettivo e ai suoi risvolti artistici, sociali, professionali. I “sonagli” sono divenuti parte di quel complesso ingranaggio che fa vivere la macchina teatrale e, cosa fondamentale per la nostra partecipazione, hanno preso coscienza del loro ruolo. Quest’anno sono pronti ad alzare l’asticella e crescere, sorprendentemente anche di numero”.

La Prof.ssa Silvia Sogno, docente del Liceo Martini di Savona, commenta così il progetto : ‘A un anno dalla sua formazione, la troupe di Fotografi a Sonagli è cresciuta, in tutti i sensi, ed è più che mai pronta a ripartire, convinta che l’idea, un po’ folle, abbia proprio funzionato. In fondo non ci è voluto molto: sono bastati un fotografo professionista che ha contagiato tutti con la sua testarda passione nel trasmettere la propria arte, cinque ragazzi disposti a divertirsi ad imparare durante le sere e le notti “di mezza estate” ed una manifestazione non semplicemente importante, ma tanto viva ed aperta da accogliere gli studenti e farli innamorare del teatro.In collaborazione con il Festival, la scorsa edizione, Luigi ha infatti scelto di svolgere il suo incarico addestrando i cinque giovanissimi, che sono stati così introdotti alla fotografia di scena, direttamente sul campo. E il “campo” era una delle più prestigiose rassegne teatrali a livello nazionale. L’esperienza, di grande valore formativo e di orientamento per degli studenti di un liceo artistico, si è concretamente realizzata sotto forma di alternanza scuola – lavoro, una metodologia didattica tesa ad offrire agli studenti la possibilità di “fare scuola” in situazioni lavorative, attraverso uno specifico percorso progettato ed attuato dall’istituzione scolastica, in convenzione con enti privati e pubblici. Una strategia educativa dove l’impresa o l’ente sono invitati ad assumere un ruolo complementare all’aula e al laboratorio scolastico nel percorso di istruzione. Lo scopo era ed è quello di fornire ai ragazzi elementi tecnici, culturali e narrativi per un confronto consapevole con il mondo della scena e della fotografia teatrale: i ragazzi hanno imparato a documentare prove e rappresentazioni per trasmettere la memoria visiva del lavoro dei professionisti in scena e fuori scena, senza mai interferire con la recitazione, con la scenografia, né con chi sta fuori dal palco. I Fotografi a sonagli sono tuttavia diventati anche molto di più: un gruppo affiatato di amici che condividono interessi e passioni, dimostrando – se mai ce ne fosse bisogno – quanto sia importante l’intelligenza emotiva in ogni percorso che possa dirsi di apprendimento. Così, con Gabriela Fraschini, Tommaso Lanza, Valentina Mazzucco, Mariachiara Mussapp e Leo Noceto, diamo con grande soddisfazione il benvenuto ad Anita Gallo, Giorgia Porcile, Alice Schiappacasse e Giulia Viglierchio tra i “Fotografi a sonagli”, ringraziamo il Festival e auguriamo di cuore buona fortuna a Luigi Cerati.’

Molto positiva anche Simonetta Barile, Dirigente Scolastico del Liceo Bruno di Albenga: ‘In occasione della cinquantaduesima edizione del Festival Teatrale di Borgio Verezzi, l’Amministrazione Comunale di Borgio Verezzi ha invitato gli studenti del Liceo Artistico Giordano Bruno di Albenga a partecipare ad una importante collaborazione con il Festival attraverso l’indirizzo di scenografia. Il progetto intende dare seguito al grande successo della scorsa stagione, ottenuto quando, all’interno dello straordinario scenario delle grotte di Borgio Verezzi, è stato portato in scena l’Inferno di Dante. Ora, con il contributo degli studenti del Liceo Bruno, il progetto prosegue con la messa in scena del “Purgatorio”. L’attività, sotto la direzione del regista Silvio Eiraldi, verrà seguita e coordinata dal professore Pietro Marchese, con l’aiuto degli insegnanti dell’indirizzo scenografico: Leda Cupelli, Arianna Rossello, Chiara Tassinari, Pietro Di Nardo e Jacopo Marchisio. Gli studenti si cimenteranno nella realizzazione di costumi di scena, compreso un apparato scenografico che farà da ingresso alle Grotte. Per il Liceo Artistico G. Bruno, non nuovo alle collaborazioni esterne con il territorio e con realtà importanti come questa, si tratta sicuramente di una grande occasione; ed è una straordinaria opportunità soprattutto per i nostri studenti, che potranno crescere sotto il profilo culturale, professionale e non ultimo dal punto di vista umano, tenendo sempre presente che “Il teatro non è altro che il disperato sforzo dell’uomo di dare un senso alla vita”- (Eduardo De Filippo).’

C-S.

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