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Liguria terza per dinamica di crescita.

Aumentano le immatricolazioni per auto ibride-elettriche nel corso del 2017: Liguria terza per dinamica di crescita (+105,8%). Grasso (Confartigianato): «Siamo di fronte alla mobilità del futuro, favorita anche dall’esenzione del bollo auto per cinque anni previsto dalla Regione Liguria. Gli artigiani dei motori coinvolti dai nuovi scenari del settore».

È un vero e proprio boom quello delle immatricolazioni di auto ibride ed elettriche in Liguria, più che raddoppiate nel corso del 2017: secondo gli ultimi dati Aci, resi noti dall’Ufficio studi Confartigianato, la Liguria è terza in Italia con una crescita del 105,8%. Ai primi posti Piemonte (+142,2%) e Marche (+134,7%). Un’impennata che riguarda soprattutto le immatricolazioni delle auto ibride (a benzina o gasolio), per le quali in Liguria l’aumento è stato del 104%. In termini assoluti, la nostra regione si posiziona a metà classifica, con un numero complessivo di immatricolazioni 2017 di auto ibride-elettriche pari a 1.348: (il 3,6% del totale) a prevalere sono le ibride (1.326), ancora poche le elettriche (appena 22). In testa questa volta si piazza la Lombardia, con oltre 16 mila immatricolazioni totali nell’anno, seguono Lazio (oltre 10 mila) ed Emilia Romagna (circa 7.100).

In totale nella nostra regione si contano 3.303 vetture ibride e 77 elettriche, per un totale di 3.380 (circa 400 ogni 100 mila abitanti). Anche in questo caso vince la Lombardia, in testa con ben 53.924 vetture, di cui la maggior parte ibride (52.382). Per incidenza ogni 100 mila abitanti, invece, si posiziona al primo posto il Trentino Alto Adige, che strappa il podio alla Lombardia con 1000 vetture ibride-elettriche ogni 100 mila abitanti. Guardando la fotografia nazionale, in Italia sono circa 185 mila le vetture ibride ed elettriche, di cui in gran parte del primo tipo (quasi 177.500). L’incidenza ogni 100 mila abitanti è di 480 automobili. Il sud è la macro-area caratterizzata dai numeri più bassi: l’incidenza è di appena 128 vetture ogni 100 mila abitanti, le ultime posizioni in classifica sono occupate da Molise e Basilicata (243 e 352 rispettivamente).

Allo stesso tempo però registra una dinamica di crescita nelle immatricolazioni 2017: il Mezzogiorno è una delle aree più vivaci. «Ci troviamo di fronte a una significativa impennata della “mobilità del futuro”, segnata da una forte crescita, soprattutto nell’ultimo anno, delle nuove tipologie di autovetture – commenta Giancarlo Grasso, presidente di Confartigianato Liguria – Questo frutto anche dell’eliminazione per 5 anni del pagamento del bollo per i proprietari di auto ibride ed elettriche, prevista dalla Regione Liguria, o le soste gratuite nelle aree blu, previste per esempio dal Comune di Genova. Ciò comporta l’apertura di nuovi scenari nel settore delle auto, dai quali sono coinvolti gli “artigiani dei motori”: per carrozzieri, autoriparatori e i più recenti meccatronici, queste nuove linee evolutive rappresentano non solo cambiamenti con cui stare inevitabilmente al passo, soprattutto in termini di lavoro e di formazione professionale, ma anche occasioni da sfruttare per essere più competitivi sul mercato».

La filiera dell’auto in Liguria conta 1.830 microimprese artigiane della manutenzione e riparazione degli autoveicoli (dati Unioncamere-Infocamere, IV trimestre 2017), il 79% del totale del settore (circa 2.300). In Italia il settore artigiano della riparazione auto conta oltre 73.500 realtà, quasi l’80% del totale (poco più di 93.100).

c.s.

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