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Albenga. Il concorso pianistico collabora con i licei Don Bosco di Alassio e Giordano Bruno di Albenga nel piano di alternanza scuola/lavoro. Una bellissima e fruttuosa cooperazione e sinergia che arricchisce i ragazzi che vi partecipano.

Afferma il direttore artistico Isabella Vasile: “Per loro questa esperienza rappresenta un momento importante di crescita, poiché vengono a contatto con una realtà lavorativa vera e propria. Aiutano e supportano l’ufficio turismo nella parte della promozione dell’evento e scoprono quali sono le fasi organizzative di una manifestazione complessa come un Concorso Pianistico di questo calibro. Inoltre hanno la possibilità di mettere in gioco le loro competenze informatiche e linguistiche. Oltre infatti a lavorare alla promozione con le risorse a disposizione in rete, vengono in contatto con artisti stranieri di varie nazionalità”.

Seguiti e guidati dalla direzione artistica e dagli altri componenti dell’ufficio i giovani studenti partecipano con entusiasmo all’evento lavorando con molta serietà e dedizione ed appassionandosi al Concorso Pianistico già dal primo giorno.

I nomi dei ragazzi che quest’anno parteciperanno al progetto

Dal liceo Giordano Bruno di Albenga: Aurora Casula, Michelle Tenderini, Nicole Vio, Veronica Speciale e Maria Ruocco.

Dal Don Bosco di Alassio: Sultane Elezi, Lea Giordano e Greta Lila.

Continua Isabella Vasile: “Questa è la componente più giovane del nostro staff e, proprio per questo, maggiormente vicina a molti dei pianisti partecipanti che trovano in questi coetanei delle persone con cui comunicare con maggior immediatezza e disinvoltura, spesso smorzando anche la tensione della gara. Il loro ruolo è quindi molto prezioso per il concorso pianistico.”

Afferma il sindaco Riccardo Tomatis: “Il Concorso Pianistico di Albenga, oltre ad essere molto importante per la nostra città, la cultura ed il suo turismo, rappresenta anche l’opportunità per i giovani e giovanissimi artisti di esibirsi, ma anche per i ragazzi del Liceo di entrare a contatto, in alcuni casi per la prima volta, con il mondo del lavoro e di farlo attraverso una realtà seria e altamente professionale. Questi ragazzi hanno modo di imparare molto e di acquisire esperienze che potranno servire loro in futuro. Siamo molto fieri anche di questo importante aspetto”.

c.s.

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